Scuola: emanata la circolare sugli esami di stato conclusivi del primo ciclo di istruzione
Le prove si rifanno a quanto contenuto nella OM 90 del 2001, con aggiustamenti dovuti alla normativa successiva e con la sperimentazione di un modello di certificazione delle competenze.
E’ stata emanata la circolare ministeriale che disciplina l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006/07.
Trattasi della CM n. 28 del 15 marzo 2007, su cui eravamo già intervenuti con una nota del 21/2/2007.
Viene indicata come base di riferimento della CM 28, l’OM n. 90 del 2001, fatte salve le modifiche apportate da successiva normativa.
Fra le altre l’ammissione agli esami, che non è più soggetta al giudizio di ammissione del Consiglio di classe e il criterio di validità dell’anno scolastico, fissato dal D. legislativo 59/04, nel raggiungimento dei due terzi della frequenza dell’orario annuale personalizzato dell’alunno.
Altre modifiche riguardano le discipline che fanno parte del curricolo obbligatorio, implementate dallo studio di una seconda lingua straniera e da una diversa strutturazione dell’area tecnologica, modifiche che incidono sulle prove d’esame, composte da tre prove scritte e da un colloquio pluridisciplinare .
La seconda prova scritta, relativa alla lingua straniera, si può declinare con modalità differenti la cui scelta è affidata alla commissione d’esame, infatti mentre vi è una prova scritta per tutti riguardante la prima lingua straniera, cioè l’inglese, la seconda prova riguardante la seconda lingua straniera ha carattere sperimentale.
Ciò è dovuto alla non scontata omogeneità nel livello di competenza raggiunto fra la prima e la seconda lingua, pertanto l’unica prova scritta, su forme differenziate, può riguardare sia la prima che la seconda lingua, oppure, se il collegio docenti ha deliberato di non inserire nelle prove scritte la seconda lingua straniera, è possibile rimandare l’accertamento dei livelli raggiunti con lo studio della seconda lingua straniera, al colloquio pluridisciplinare, oppure prevedere due prove di pari dignità nel caso di classi inserite in esperienze consolidate di bilinguismo.
La prova scritta di matematica dovrà contenere elementi di scienze e tecnologia e potrà essere articolata su più quesiti che toccano i differenti aspetti delle discipline.
Il colloquio pluridisciplinare, condotto alla presenza dell’intera commissione, dovrà verificare i livelli di maturazione globale dell’alunno. E’ compresa nel colloquio pluridisciplinare la verifica delle competenze musicali raggiunte nei corsi ad indirizzo musicale.
Il giudizio finale, riportato sul diploma di licenza di scuola secondaria di I grado, è globalmente definito in “Ottimo”, “Distinto”, “Buono”, “Sufficiente” oppure “Non licenziato”
La circolare prevede poi un modello sperimentale di certificazione delle competenze, affidando alle varie istituzioni scolastiche l’individuazione di forme valutative/certificative aperte e flessibili e offrendo, a questo scopo, un dossier contenente misure di accompagnamento che agevolino le elaborazioni delle scuole.
La FLC Cgil condivide la necessità di una fase sperimentale che coinvolga anche le scuole nella definizione di un modello di certificazione delle competenze. Oggi però l’inadeguatezza e la povertà del modello proposto non rappresentano una base credibile per avviare una fase sperimentale. E’ evidente che manca totalmente una qualsivoglia elaborazione ministeriale sulla materia che sconta anche l’assenza di un quadro di competenze e di obiettivi di apprendimento compiuto. Il processo di revisione delle Indicazioni Nazionali segna una scoraggiante assenza di trasparenza e di condivisione, risulta francamente priva di fondamento e credibilità questa sperimentazione che scarica sulle scuole un onere notevole di lavoro e di responsabilità che rischia in molti casi di tradursi in un’opera di dilettantismo.
Roma, 19 marzo 2007