Scuola: il Consiglio dei Ministri vara “Le disposizioni urgenti in materia di ordinamento del personale scolastico e per assicurare l’ordinato avvio dell’anno scolastico”
Positivo il ripristino del tempo pieno e lo spostamento del pagamento delle indennità di maternità a carico del ministero dell’Economia. Sul versante disciplinare, invece, un intervento sui docenti inaccettabile e repressivo
A pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico il Governo vara, attraverso un Decreto Legge, alcune misure urgenti per dare un segnale al mondo della scuola e consentire un più ordinato avvio dell’anno scolastico.
Il Decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta di stamani anticipa alcune misure già previste dal disegno di legge del cosiddetto “Bersani Ter A”, che ha subito una battuta di arresto dopo che era approdato in Senato il 26 luglio 2007.
Di seguito le principali novità contenute nel testo del Decreto Legge portato alla riunione del Consiglio dei Ministri di oggi. Qualora il testo approvato al termine della seduta risultasse modificato ci riserviamo di ritornare sui singoli punti.
Tempo pieno.
Positivo il ripristino ordinamentale del modello organizzativo precedente alle modifiche introdotte dalla Moratti con il decreto n. 59/ 2004 che aveva creato una situazione invivibile nelle scuole.
Per garantire sia il tempo pieno che il tempo prolungato, vista la forte domanda che c’è da parte dell’utenza, diventa fondamentale un maggiore investimento nella prossima legge finanziaria per l’incremento dell’organico. Secondo la FLC, quindi, va superato il limite previsto dal D.L. che vuole l’individuazione dei posti in organico nell’ambito delle dotazioni annuali fissate dal MPI insieme al Ministero dell’Economia.
Il ripristino di questo modello pedagogico è un fatto positivo. A nostro parere, infatti, il tempo pieno ha una storia e una prospettiva che saranno ampiamente illustrate sabato prossimo a Bologna dove si terrà un convegno nazionale promosso dalla FLC Cgil, Cisl Scuola e Uil scuola.
Esami.
Reintrodotta la norma sull’ammissione agli esami di terza media. Inoltre i privatisti che vorranno iscriversi da esterni agli esami di stato dovranno presentare domanda agli uffici scolastici regionali, indicando l’ordine di preferenza delle scuole presso cui intendono sostenere l’esame. Saranno gli uffici regionali ad assegnarli alle scuole statali o paritarie aventi sede nel comune di residenza dei candidati, oppure nella provincia/regione se non ci sono scuole nel comune. Infine, vengono anche aumentati gli stanziamenti per i compensi per gli esami di stato, rivelatisi anche in questo anno inadeguati.
Anche se proprio su questo punto arrivano le problematicità: l’aumento dei finanziamenti non viene fatto con risorse aggiuntive ma con la riduzione degli stanziamenti già previsti dalla finanziaria 2007 per ambiti di interventi che qualificano l’offerta formativa come: obbligo scolastico, sicurezza sui luoghi di lavoro, gratuità dei libri di testo, IFTS e innovazioni tecnologiche.
Norme disciplinari.
Il decreto interviene anche sulle attuali norme disciplinari contenute nel testo unico del personale della scuola (d.lgs n. 297/94), con l’obiettivo di accorciare i tempi per la sospensione dal servizio e per il licenziamento di docenti e dirigenti scolastici. Non sono più vincolanti per l’amministrazione i pareri dei diversi organi collegiali territoriali: Consiglio scolastico provinciale e nazionale.
Preoccupante, almeno per quanto ci riguarda, la possibilità che viene data all’amministrazione di sospendere dall’insegnamento i docenti in presenza di “ ragioni di particolare urgenza dovute alla sussistenza di gravi fattori di turbamento dell’ambiente scolastico e di pregiudizio del rapporto fiduciario tra l’istituzione scolastica e le famiglie degli alunni”.
In pratica, quasi una procedura d’urgenza, che rischia di trasformarsi in una sorta di processo per direttissima, senza però le necessarie garanzie del diritto alla difesa e che fa aumentare il potere discrezionale dell’amministrazione.
Come FLC siamo consapevoli dell’importanza che in uno stato di diritto hanno la certezza dei tempi e delle procedure, tanto che già in passato durante l’ultimo rinnovo contrattuale eravamo stati i primi a sollevarli ottenendo in quella sede un rifiuto da parte dell’Aran che si era appellata alla mancata riforma degli OO.CC.
Ad esempio l’abolizione dell’obbligo da parte del Dirigente Scolastico di acquisire il parere del collegio dei docenti, prima di procedere alla sospensione dall’insegnamento, secondo noi, risente in modo evidente della campagna di discredito lanciata in questi mesi contro la scuola pubblica. A questo proposito siamo convinti che nessuna procedura d’urgenza debba far venir meno un iter a garanzia della libertà di insegnamento e del diritto alla difesa, entrambi garantiti dalla nostra Costituzione (art. 33 e 24).
Nessuna procedura d’urgenza può escludere il coinvolgimento del Collegio docenti che in questi casi può essere convocato nel giro di pochissimi giorni.
Inoltre, un’accelerazione dei tempi del procedimento disciplinare se da un lato auspicabile, richiede, altresì, interventi sull’efficienza degli organi amministrativi competenti per garantire un corretto esercizio della difesa.
Assunzione collaboratori scolastici.
La scuola, una volta esaurite le graduatorie di istituto, potrà accedere direttamente alle liste dei centri territoriali per l’impiego per assumere i collaboratori scolastici.
Questa novità rappresenta un passo avanti perché tenta di dare una risposta alle esigenze della scuola, da noi rappresentate più volte, di avere un serbatoio proprio da cui attingere il personale.
Comunicazione ai centri per l’impiego
Tempi più distesi per le scuole per comunicare l’attivazione/variazione dei contratti individuali di lavoro. Cancellate le multe date ai dirigenti scolastici che non avevano fatto le comunicazioni nei tempi (24 ore) previsti dall’art. 1, comma 1180 della finanziaria.
Finalmente, grazie alle ripetute prese di posizione della FLC,si chiude una vicenda che aveva visto troppo a lungo le scuole alla mercè della burocrazia ministeriale.
Pagamento degli stipendi del personale supplente in maternità.
Le spese per il pagamento degli stipendi e delle indennità del personale in maternità si spostano dalla scuola al Tesoro.
A partire dal 1 settembre 2007 i bilanci delle scuole, come richiesto oltre un anno fa dalla FLC, vengono liberati da questa spesa impropria e improgrammabile.
Luci e ombre su un provvedimento che se da un lato vuole riaffermare l’importanza della qualità del sistema pubblico di istruzione come si fa con il ripristino del tempo pieno, dall’altro invece desta preoccupazioni perché interviene in maniera esclusivamente sanzionatoria nei confronti dei docenti.
Infine, a nostro parere, mancano all’appello alcune misure urgenti andavano invece previste in questo decreto legge vista la loro importanza per il funzionamento del sistema scuola.
In modo particolare mancano: l’esenzione delle scuole dal pagamento della Tassa ambientale e la modifica sulla natura e finalità dell’organismo di gestione dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia scolastica (Ansas) come era previsto nel disegno di legge Bersani . Per questo si rischia di prolungare lo stato di transitorietà e di incertezza dell’Agenzia, limitando di fatto quelle attività e funzioni la cui importanza è stata invece chiaramente riconosciuta nell’Intesa Governo-Sindacati.
Roma, 5 settembre 2007