Scuola: incontro al Ministero sull’integrazione scolastica
Dopo 6 anni di interruzione di ogni forma di relazione sindacale sull’argomento la sola ripresa non può che essere considerata positivamente.
Nel pomeriggio di ieri, 20 marzo, si è tenuto al Ministero un incontro con la sottosegretaria La Torre sul tema dell’integrazione scolastica.
Dopo tanto tempo l’incontro è stato a “volo d’uccello” su tanti temi, per ognuno dei quali sarebbe necessario un appuntamento dedicato per fare il punto e conoscere lo sviluppo e gli obiettivi posti, richiesta avanzata dalla FLC Cgil insieme alle altreorganizzazioni sindacali.
In sintesi l’informazione, dopo aver rammentato la composizione del “ nuovo Osservatorio ” costituto in un comitato scientifico ed in una consulta di associazioni, ha sottolineato che la scadenza di 30 anni di storia dell’integrazione nel nostro Paese pone la necessità di fare un bilancio della sua evoluzione piuttosto che una formale celebrazione.
Inoltre il gruppo è al lavoro sul tema della formazione del personale, sulla questione della certificazione posta dal DPCM. n. 185 del 23 febbraio 2006 in raccordo con il ministero della Salute e sulla individuazione diindicatori di qualità dell’integrazione.
Sullo sfondo dei lavori l’obiettivo di una scuola sempre più inclusiva.
FLC Cgil, nell’auspicare che il confronto prosegua a ritmo intenso per recuperare il tempo trascorso e affrontare i singoli argomenti con appuntamenti dedicatied approfonditi, ha ricordato:
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come nelle scuole si sia arrivati, in un contesto fortemente deprivato dai continui tagli di risorse e di organico, a depotenziare l’integrazione attraverso comportamenti indotti non sempre rispettosi della legislazione vigente.
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L’insostenibilità dei continui tagli all’organico come il cuore su cui intervenire decisamente per ripristinare qualsiasi condizione d’azione sulla via dell’integrazione.
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La necessità di assumere velocemente e decisamentel’obiettivo posto dalla finanziaria sui “nuovi parametri”, superando l’ipocrita doppio organico che nega la stabilità necessaria alla progettazione didattica.
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Latempestiva definizione della vicenda “certificazione” rappresenta un altro decisivo elemento per porre fine a comportamenti difformi anche tra ASL della stessa Regione che sta affievolendo un diritto costituzionalmente riconosciuto.
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La necessità di intervenire con grande chiarezza, fin dai prossimi giorni, sulle modifiche ordinamentali ( dall’obbligo ai poli tecnici, dalle sezioni primavera alle nuove indicazioni ) che si affacciano nella vita delle scuole fin dal prossimo anno scolastico.
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Invitato ad unariflessione sull’ingresso nel mondo del lavoro e sul ruolo che i nuovi centri per adulti potrebbero svolgere nei territori.
In sintesi una scuola inclusiva ha bisogno di un organico inclusivoe stabile per progettare nel proprio contesto l’accoglienza: la motivazione del personale non nasce senza condizioni di “agio” nei luoghi di lavoro, gli investimenti saranno determinanti per capire concretamente il valore che si dà ai diritti fondamentali.
Roma, 21 giugno 2007