Scuola non statale. Siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2006/2009 tra OO.SS. e Agidae
In dirittura d’arrivo il rinnovo del ccnl delle scuole cattoliche. L’intesa raggiunta prevede a regime, nel quadriennio contrattuale, aumenti economici ben al di sopra dell’inflazione programmata. Anche la parte normativa è stata migliorata con l’introduzione di norme più eque e più cogenti ampliando la sfera dei diritti Positivo il nostro giudizio.
1. La scelta del quadriennio
Se dovessimo riassumere in poche parole il nostro giudizio sull’ ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL raggiunta il 29 marzo u.s.non avremo esitazioni a definirla un’intesa che rafforza il presente e che guarda al futuro lavorativo di circa 50 mila lavoratrici e lavoratori occupati, a vario titolo, nelle scuole di ogni ordine e grado cattoliche e di tendenza.
Le ragioni che ci inducono a formulare tale giudizio risiedono tutte nelle scelte contrattuali e normative effettuate all’interno del negoziato che hanno caratterizzato questa lunga vertenza in tutti i suoi momenti e che trova le sue coerenza con gli obiettivi fissati, all’indomani della scadenza del precedente CCNL 2002/2005, nelle piattaforme rivendicative.
Senza dubbio quella più innovativa è stata la scelta di andare ad una definizione quadriennale – 2006/2009 - anche della parte economica, oltre ovviamenteche di quella normativa.
Una scelta coraggiosa perché in controtendenza con la tradizionale impostazione contrattuale definita dall’accordo interconfederale del lontano luglio 1993, e per certi versi obbligata per via del ritardo accumulato nel rinnovare il contratto.
Non può sfuggire, infatti, che i lavoratori in forza nelle scuole e nelle istituzioni Agidae sono da 15 mesi senza contratto e che le loro retribuzioni hanno avuto solo l’incremento legato all’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale.
Come pure non può sfuggire il fatto che in questo modo è stato portato a casa anche il secondo biennio economico con aumenti a regime complessivamente superiori al tasso di inflazione programmata e al recupero dello scarto con l’inflazione reale.
Questo dell’Agidae non né il primo né sarà l’ultimorinnovo che si scosta dall’impostazione definita nel 1993 che oggi vive una fase di crisi irreversibile come dimostrano le difficoltà di rinnovare sia i contratti del lavoro privato che del lavoro pubblico, ivi compreso quello della scuola.
E’ stata, quindi, la proposta economica complessiva a favorire la soluzione quadriennale e a consentire uno sbocco positivo della vertenza.
2. La parte economica
Nell’arco del periodo di vigenza del CCNL 2006/2009 le retribuzioni tabellare, ovvero quelle di ingresso, del personale docente di scuola secondaria inquadrato al V livello avranno un incremento a regime del 20,14% ovvero pari a 250 euro.
Prendendo a riferimento quelli attribuiti ai docenti di V livello, gli aumenti, sempre a regime, per gli altri livelli hanno una differenza tra di loro di 5 euro per livello in più se superiori in meno se inferiori. Pertanto il livello I avrà un aumento di 230 euro, il livello II di 235 euro, il livello III di 240 euro, il livello IV di 245 euro, il livello V come sopra detto e il livello VI 255 euro.
Gli aumenti sono suddivisi in quattro tranches così scaglionate: aprile 2007, novembre 2007, ottobre 2008 e ottobre 2009 nella misura degli importi previsti all’art. 29 dell’accordo. Il periodo intercorrente da aprile 2006 a marzo 2007, rimane coperto dalla indennità di vacanza contrattuale così come prevista dal CCNL. Ovviamente tale indennità viene riassorbita dagli aumenti contrattuali.
Il salario di anzianità e i superminimi derivanti dalle ex categorie maturati al 31/12/2005 vengono mantenuti e non sono riassorbibili.
Con gli aumenti così definiti, benché spalmati nell’arco di vigenza quadriennale del contratto, determinano un incremento notevole delle retribuzioni e riducono il differenziale esistente con le retribuzioni di ingresso erogate al personale della scuola statale. Tutto questo in piena coerenza con gli obiettivi fissati in piattaforma..
3. La parte normativa
Anche sotto il profilo normativo ci sono delle novità di rilievo che di fatto confermano l’ossatura contrattuale preesistente, limitano in maniera diffusa i processi di precarizzazione di cui alla legge 30 e introducono alcuni interessanti miglioramenti.
Innanzi tutto viene ampliato il diritto di svolgere, in orario di lavoro, assemblee anche fuori sede. Di fatto viene prevista la possibilità di convocare assemblee territoriali da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto.
Contemporaneamente viene rafforzato il secondo livello di contrattazione a livello regionale prevedendo che questo possa intervenire, oltre a quanto già previsto, anche su quelle materie esplicitamente indicate dal CCNL.
Sul versante della lotta alla precarizzazione dei rapporti di lavoro viene meglio declinato e disciplinato il ricorso al lavoro a tempo determinato riducendo fortemente il cosiddetto causalone previsto dal D.Lgs 368/2001, limitandone l’uso solo ai casi previsti dal contratto e comunque contingentandone il numero.
Viene confermata la residualità dell’utilizzo del lavoro a progetto, in collaborazione e volontario in piena coerenza con quanto disposto dalla legge di parità ivi compreso il numero massimo e limitandolo alla sola attività non curriculare.
Con uno specifico accordo verrà ridisciplinato l’apprendistato professionalizzante sulla base degli accordi a suo tempo definiti rimodellato secondo le recenti novità introdotte dalla legislazione e dalle recenti disposizioni amministrative.
Viene reso più esigibile l’istituto del completamento d’orario per il personale docente. I docenti non sono tenuti a prestare servizio durante il periodo coincidente con le vacanze di Pasqua e Natale, mentre vengono meglio disciplinati gli impegni dettati dalla loro funzione.
Infine vengono allargati alcuni diritti. Viene differenziata in maniera puntuale la malattia dall’infortunio sul lavoro, escludendo quest’ultimo, come pure le assenze dovute alle gravi patologie, dal computo del periodo di comporto; vengono previsti i permessi aggiuntivi per cure mediche per i lavoratori con una invalidità superiore al 50%.
Infine vengono rafforzati gli istituti relativi al diritto allo studio, alla crescita professionale, alla formazione e all’aggiornamento.
4. La previdenza complementare
Come e noto le organizzazioni sindacali della scuola e l’Agidae avevano condiviso la scelta di dar vita ad un fondo negoziale di previdenza complementare denominato “Previfonder”.
Si tratta di un fondo previdenziale intecategoriale, oltre al comparto scuola concorre anche il comparto socio-sanitario-assistenziale-educativo, che interessa una ragguardevole platea stimata in circa trecentomila lavoratrici e lavoratori che operano a vario titolo nell’universo delle attività legate al mondo cattolico.
Il progetto è in dirittura d’arrivo tant’è che nelle prossime ore dovrebbe essere definitivamente siglato un protocollo di intesa tra le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali ci categoria che firmano i CCNL Agidae scuola, Agidae socio assistenziali e CCNL Uneba.
E’ bene ricordare che si tratta di un documento d’ingresso che dà il via alla costituzione del fondo in questione. E’ auspicabile che l’intera operazione, con i relativi adempimenti, venga presentata alla Covip per l’approvazione in tempi utili tali da consentire un suo effettivo utilizzo da parte delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori coinvolti a partire dalle prossime scadenze dettate dalla legge.
5. Ora la parola passa ai lavoratori
A conclusione di questa breve analisi riteniamo che l’intesa raggiunta con l’Agidae rappresenta un risultato decisamente positivo non solo perché conclude, nel modo migliore possibile, una vertenza aperta da molti mesi, ma perché rappresenta il viatico per una accelerazione dei negoziati sui rinnovi degli altri due CCNL delle scuole non statali ovveroquello dell’Aninsei e quello della Fism.
Certo con queste due controparti la partita contrattuale è ancora aperta con qualche complicazione in più. Però è altrettanto vero che i risultati raggiunti con l’Agidae non possono non condizionare in positivo quei negoziati.
Ora la parola passa ai lavoratori per la consultazione. Questi saranno chiamati ad esprimere il loro giudizio di merito sull’intesa attraverso il tradizionale iter. Come più volte abbiamo avuto modo di dire soprattutto in occasione della presentazione delle piattaforme, il consenso dei lavoratori alla firma definitiva dell’accordo per una organizzazione sindacale come la FLC Cgil è fondamentale.
Nei prossimi giorni verranno stabiliti con le altre organizzazioni sindacali i tempi e le modalità di consultazione della categoria. Ovviamente l’ipotesi di accordo dovrà essere valutata e approvata dagli organismi dirigenti delle singole organizzazioni sindacali e pertanto, per quanto ci riguarda, verranno sottoposti al giudizio del Comitato Direttivo e della struttura di comparto.
Roma, 30 marzo 2007