I sindacati per la tutela dei lavoratori della scuola non statale
La polemica innescata dall’Aninsei è pretestuosa e strumentale. La criticata intesa con l’Agidae è rispettosa di diritti e di tutele. Il dumping contrattuale è rappresentato dai contratti di sottotutela e da chi ricorre al lavoro irregolare.
La polemica sollevata dall’Aninsei sulla recente intesa sottoscritta dalle organizzazioni sindacali con l’Agidae è a dir poco strumentale e pretestuosa.
L’Aninsei parla impropriamente di dumping contrattuale che verrebbe a determinarsi a seguito dell’applicazione di quanto previsto in un punto dell’intesa dove si prefigura la possibilità di assumere personale da parte delle istituzioni scolastiche Agidae, temporaneamente e limitatamente all’anno scolastico 2013/2014, con un tabellare contrattuale ridotto del 18%.
Premesso che si tratta solo di neo assunzioni e che il personale attualmente in servizio mantiene le condizioni contrattuali in essere previste dal CCNL Agidae tutt’ora in vigore, l’ Aninsei, aderente a Confindustria, dimentica che quel 18% in meno corrisponde esattamente all’attuale retribuzione tabellare prevista dal CCNL Aninsei vigente. Se non ricordiamo male il concetto di dumping contrattuale sta a significare il fare concorrenza sleale grazie a condizioni contrattuali particolarmente favorevoli per l'azienda, ma sfavorevoli per il lavoratore (salari più bassi, orari di lavoro più lunghi etc...).
Nel caso in specie, quindi, simile condizione non si manifesta affatto in quanto i neo assunti reclutati dalle istituzioni Agidae avrebbero, in via temporanea e solo limitatamente all’anno scolastico 2013/2014, un decurtazione della retribuzione del 18% che corrisponde esattamente all’attuale tabellare previsto dal CCNL Aninsei attualmente in vigore. Dov’è il dumping contrattuale?
Va comunque ricordato, almeno per i meno attenti e i non addetti ai lavori, che nella scuola non statale operano da anni tre distinti CCNL – tutti sottoscritti dalle OO.SS. di FLC Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola e SNALS, che, pur avendo numerosi istituti contrattuali comuni, differiscono in modo significativo soprattutto nella parte economica.
Questi contratti sono: CCNL Agidae per le scuole religiose cattoliche, CCNL Fism per i nidi e le scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana e CCNL Aninsei per le istituzioni scolastiche laiche.
Va altresì ricordato che le differenze soprattutto retributive sono imputabili ad un gap storico risalenti alla stipula dei primi CCNL unitari ovvero all’alba di quella contrattazione collettiva che si affermò, tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta, e che si sostituì ad un’anarchia contrattuale presente nel comparto.
Purtroppo quel gap, nonostante le ripetute richieste da parte dei sindacati nel corso delle numerose stagioni contrattuali che da allora si sono succedute, non è stato colmato soprattutto per ragioni imputabili alle associazioni datoriali mosse da ragioni politiche, finalità e interessi decisamente diversi e in alcuni casi addirittura contrastanti.
Di recente le organizzazioni sindacali firmatarie dei tre CCNL hanno avanzato unitariamente, a tutte le associazioni datoriali la proposta di addivenire ad un contratto unico finalizzato soprattutto ad armonizzare le retribuzioni e gli orari di alcune figure professionali. Il tutto finalizzato per meglio affrontare la perdurante crisi che ha drammaticamente investito il comparto. Ancora una volta, però, tale prospettiva è stata ampiamente ricusata da tutte e tre le controparti.
Questo consente di inquadrare meglio la posizione assunta dai sindacati. Del resto se i sindacati avessero accolto la richiesta dell’Aninsei, avanzata in occasione dell’incontro del 30 luglio scorso, di abbassare del 18% le retribuzioni ci saremmo ritrovati in una contraddizione assurda e inaccettabile. Paradossalmente avremmo avuto retribuzioni largamente inferiori allo stesso CCNL Aninsei che nel panorama dei tre contratti storici delle scuole non statali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali è quello che ha i tabellari più bassi.
Dov’è il dumping contrattuale denunciato dall’Aninsei? Le organizzazioni sindacali hanno ritenuto, comunque, rispondere unitariamente alle dichiarazioni dell’Aninsei con un proprio comunicato del 2 agosto a firma dei Segretari nazionali almeno per fare chiarezza e precisare la loro posizione decisamente coerente.
L’Aninsei sa benissimo che il dumping contrattuale presente nel comparto della scuola non statale e nell’istruzione e formazione privata è rappresentato dalla presenza contemporanea di altri contratti nazionali sottoscritti da alcune associazioni datoriali laiche quali la FILINS, la FIINSEI, l’ASPA, l’AISLI, Federterziario, con le organizzazioni sindacali di UGL e CISAL che presentano minori retribuzioni e tutele per i lavoratori rispetto a quello Aninsei.
Come pure l’Aninsei sa benissimo che sia la UGL che la CISAL sono organizzazioni sindacali che interloquiscono anche sotto il profilo contrattuale con Confindustria e con i suoi associati di cui la stessa Aninsei fa parte.
E’ da queste iniziative contrattuali che le istituzioni scolastiche afferenti all’Aninsei subiscono il vero e proprio dumping contrattuale. Forse è da qui che l’Aninsei deve partire, anziché avventurarsi in polemiche sterili, se vuole porre fine al perdurare di una concorrenza sleale che penalizza non solo le imprese ma soprattutto i lavoratori. Che ben venga, quindi, il confronto al Ministero del Lavoro se non altro per fare la necessaria e opportuna chiarezza sulle condizioni di vita e di lavoro del personale in forza nel composito mondo delle istituzioni scolastiche private che continuano ad operare in regime di sottotutela.
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Presidente AGIDAE
Prof. p. Francesco Ciccimarra
Presidente ANINSEI
Ing. Luigi Sepiacci
Segretario naz.le FISM
Prof. Luigi Morgano
Oggetto: richiesta unitaria di incontro congiunto
Le OO.SS. FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS Conf.sal e SINASCA in previsione della prossima apertura dei confronti per i rinnovi dei CCNL della scuola non statale, in considerazione delle situazioni in atto in cui si dibatte il mondo della scuola e specificatamente della scuola non statale, che ci sono state più volte rappresentate, ritengono utile, per un serio approfondimento, proporre un incontro preventivo con le Presidenze in indirizzo, per affrontare quelle problematiche che hanno fino ad ora diviso le Associazioni stesse al fine di valutare le condizioni di un CCNL 2013/2015 che unifichi e tenga presente le esigenze di tutti armonizzandone i trattamenti economici e normativi in essere.
In attesa di un positivo riscontro si inviano distinti saluti.
FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA - SNALS CONFSAL - SINASCA