Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Scuola » Scuola non statale » La Corte Costituzionale dichiara costituzionalmente illegittimo l’art. 19 dello Statuto dei lavoratori

La Corte Costituzionale dichiara costituzionalmente illegittimo l’art. 19 dello Statuto dei lavoratori

Per la CGIL è una sentenza di grande rilevanza per le relazioni sindacali e industriali.

04/07/2013
Decrease text size Increase  text size

L’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori è illegittimo nella parte che esclude dalla rappresentanza sindacale aziendale (Rsa) le associazioni sindacali che, “pur non firmatarie di contratti collettivi applicati nell’unità produttiva, abbiano comunque partecipato alla negoziazione relativa agli stessi contratti quali rappresentanti dei lavoratori dell’azienda”.

La decisione della Consulta, pronunciata ieri, è arrivata dopo un ricorso della Fiom contro la Fiat. La Consulta “ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 19, 1° c. lett. b) della legge 20 maggio 1970, n. 300”.

La questione di legittimità costituzionale era stata sollevata e rimessa alla Consulta dai tribunali di Torino, Modena, Vercelli, a seguito dei ricorsi Fiom, fuori dalle Rsa per non aver firmato il contratto aziendale della Fiat, che richiama proprio l’articolo 19 della legge 300 del 1970. Il sindacato aveva sollevato il contrasto con gli articoli 2, 3 e 39 della Costituzione, ovvero la lesione del principio solidaristico, la violazione del principio di uguaglianza e di quello di libertà sindacale.

“La decisione della Consulta, infatti, - sottolinea la CGIL -ripristina le condizioni affinché i sindacati rappresentativi dei lavoratori e delle lavoratrici possano far valere il loro diritto alla contrattazione e alla presenza nei luoghi di lavoro con propri delegati e delegate”. La democrazia sindacale è il presupposto fondamentale per esercitare pienamente le libertà sindacali, la libertà di scelta dei propri rappresentanti  e per tutelare al meglio le condizioni normative ed economiche del lavoro in tutti i luoghi di lavoro e in tutti i comparti.

La sentenza rafforza, altresì “i principi e le regole stabiliti nel recente accordo firmato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria in materia di democrazia e rappresentanza, che deve trovare analoghe intese con tutte le associazioni imprenditoriali”.