Scuola: Organici, la storia dimostra
Crescono gli alunni e diminuiscono gli insegnanti.
Nei giorni scorsi
abbiamo segnalato sul nostro sito
l’ultima pubblicazione del Ministero dell’Istruzione “La scuola statale: sintesi dei dati - Anno scolastico 2005/2006”.
Un ulteriore documento che conferma, con la sostanza degli ultimi dati aggiornati, quanto la
FLC Cgil ha sostenuto e dimostrato
in questi anni di scellerate leggi finanziarie che hanno solo tagliato sulla scuola: gli alunni crescono ed il personale diminuisce.
Non è dunque difficile per nessuno verificare quanto le situazioni siano diventate gravi, anche nell’ anno scolastico appena concluso.
La Legge finanziaria del 2006 infatti, dopo la raffica di tagli operata dal centro-destra, ha confermato l’organico dell’anno precedente: cioè ha formalmente stabilizzato i pesantissimi tagli precedenti ma nei fatti determinato un taglio in più a fronte di alunni in crescita.
Nelle diverse realtà regionali appare sempre più chiaro che i posti assegnati con l’organico sono totalmente inadeguati ai fabbisogni, e si corre il rischio di non riuscire a garantire il diritto allo studio nel nostro Paese.
I numeri sono davvero eloquenti, più delle parole, la serie storica del numero di alunni dimostra come l’andamento delle presenze di studenti sia in crescita costante, mentre, negli stessi anni in cui gli alunni crescevano il personale diminuiva sempre.
La tabella
, elaborata sui dati della pubblicazione ministeriale, lo dimostra.
Ognuno può comprendere quanto questo declino non sia un ineludibile destino ma il risultato, purtroppo tangibile, delle scelte politiche del governo. E le decisioni politiche possono essere cambiate, ascoltando le richieste dei cittadini e delle scuole.
Se guardando i grafici ricordiamo la storia degli ultimi anni è facile riconoscere come, negli anni scolastici compresi tra il 1997 ed il 2000, nonostante il calo demografico, si sia decisamente scelto di investire sulla scuola e sulla allora nascente autonomia scolastica. Sono gli anni dei progetti di integrazione, di lotta alla dispersione, delle lingue fin dalla scuola dell’infanzia e dell’investimento in informatica…sono gli anni dell’organico funzionale e delle ultime consistenti assunzioni: in sintesi della scelta di dotare le scuole di risorse per progettare e radicarsi nei territori.
Dal 2001, con il cambio del governo e l’indimenticabile carteggio Moratti-Tremonti , si è imboccata un’altra strada, quella della riduzione e della cancellazione: dei progetti, dell’organico funzionale, delle risorse economiche, del tempo scuola, dell’obbligo scolastico… un intento “riformatore” unidirezionale, capace solo di ridurre, tagliare.
La tendenza all’aumento della scolarizzazione, cui contribuisce anche un vistoso e positivo inserimento di studenti provenienti da altri paesi, non può più essere più ignorata, né ridotta alle soluzioni tampone dell’organico di fatto, va assunta subito e con rigore per assicurare il diritto allo studio nel Paese.
Roma, 13 luglio 2006