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Scuola: profondo rosso per migliaia di scuole. Serve un decreto legge

Comunicato stampa di Enrico Panini, Segretario Generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

26/03/2007
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La “bolla debitoria”, frutto di cinque anni di costante riduzione delle risorse trasferite alle scuole e di accrediti sempre più tardivi operati dal precedente Governo, sta esplodendo in tutta la sua gravità.

Mancano le risorse economiche per pagare i supplenti ed ormai è diventata pratica comune non nominarli più producendo un triplice danno:

  • per i supplenti, che non lavorano pur avendone diritto;

  • per gli studenti, ai quali viene messo in discussione il diritto allo studio considerato che non vengono garantite le effettive ore di insegnamento;

  • per i docenti di ruolo, costretti a supplire i colleghi assenti cambiando continuamente la propria programmazione, quando le classi non vengono accorpate o mandate a casa risultando impossibili altre soluzioni.

La stessa gravissima situazione riguarda anche la crescente impossibilità delle scuole di far fronte ai normali impegni di spesa necessari per garantire l’attività o per saldare debiti contratti per le stesse ragioni.

Cresce di settimana in settimana la gravità della situazione ed ormai stanno saltando tutte le regole.

Le risorse che la Finanziaria per il 2007 ha destinato direttamente alle scuole, evitando giri tortuosi, non risolvono il problema. Esse, infatti:

  • in cifra assoluta sono inferiori a quelle corrispondenti per il 2006 – come abbiamo ampiamente dimostrato fin dallo scorso autunno;

  • erano e sono già impegnate;

  • non possono di certo coprire un buco accumulato di oltre mille miliardi di vecchie lire.

Lo sciopero generale che si terrà il 16 aprile rappresenterà anche l’occasione per denunciare ulteriormente questo stato di cose.

Per quanto ci riguarda non è ormai più dilazionabile la necessità di un provvedimento urgente del Governo che metta subito a disposizione delle scuole, e con procedure straordinarie, le somme necessarie (considerato il miglioramento della situazione del nostro Paese e i positivi risultati della trimestrale di cassa) per uscire da un’emergenza che non potrà che determinare ripercussioni gravissime.

Roma, 26 marzo 2007