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Scuola: sintesi del seminario sulla “gestione finanziaria delle scuole dopo il primo anno del “Capitolone”

I fondi arrivano con più tempestività rispetto al passato ma restano molti problemi aperti e la difficile gestione quotidiana delle scuole.

16/10/2007
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Ieri presso la sede del Kirner a Roma si è svolto il seminario di aggiornamento professionale sulla “gestione finanziaria delle scuole dopo il primo anno del “capitolone”.

L’ iniziativa si inserisce nel progetto nazionale promosso dalla FLC Cgil insieme all’associazione Proteo Fare Sapere nazionale e condensa nel titolo un messaggio importante nei confronti dei lavoro amministrativo, tecnico e ausiliario facendo emergere i suoi elementi identitari: Ata un lavoro importante : “Lavori e professionalità per la scuola dell’autonomia - Gestire le risorse, conoscere la normativa, partecipare ai progetti”.

Hanno dato un contributo ai nostri lavori, portando l’esperienza maturata sul campo, molti Dsga provenienti dalle diverse province (Roma, Modena, Bari, Venezia, Milano, ecc).

Di seguito una breve sintesi dei lavori della giornata.

Roma, 16 ottobre 2007

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Sintesi dei lavori del corso di formazione

Dopo gli interventi di alcuni Dgsa, ha portato il suo interessante contributo il Dottor Rocco Pinneri Dirigente dell’Ufficio V – Monitoraggio Flussi Finanziari – Direzione Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio del MPI, che nel suo articolato intervento ha evidenziato il “raggiungimento di fatto” da parte dal M.P.I. con l’applicazione del “capitolone”, da oggi meglio noto denominato “fondone”, degli obiettivi che l’amministrazione intendeva raggiungere in via prioritaria:

  • Semplificazione amministrativa, soppressione dei molteplici conti di spesa;

  • Superamento nell’accredito dei fondi dall’obbligo del passaggio “molto spesso deposito/accantonamento” dai sottoconti di competenza degli uffici U.S.R. e U.S.P;

  • Certezza dei tempi di accreditamento dei fondi alle singole scuole;

  • Si è più volte sottolineato che i parametri di cui al D.M. 21/2007 non erano (e non sono) i criteri di determinazione di competenza delle singole scuole ma parametri di competenza interna al M.P.I.;

  • Non è stato adottato nessun concreto intervento in merito di liquidazione dei “crediti” delle scuole, anzi con una sottile disquisizione giuridico economica tra il riconoscimento del “deficit e quella del debito” si fa sempre più concreto il rischio di una procedura di “perenzione dei residui attivi”;

  • È stata data assicurazione di un ulteriore accredito di fondi entro la fine dell’anno per assicurare il pagamento degli esami di stato e delle supplenze brevi;

Questi obiettivi sono stati dichiarati e quasi del tutto di fatto raggiunti.

Il dibattito ha messo in evidenza innanzitutto il senso di responsabilità degli “addetti ai lavori” (DSGA, Ds e assistenti amministrativi) impegnati, nonostante il definanziamento dei bilanci delle scuole, a garantire quantità e qualità dell’offerta formativa.

I numerosi interventi hanno confermato le finalità positive dell’invio diretto dei fondi alle scuole che dà la possibilità alle scuole di allocare autonomamente le risorse finanziarie. Tuttavia sono emerse diffuse insoddisfazioni rispetto alla metodologia adottata dal MPI nella prima fase di gestione di questo nuovo sistema dei fondi perché:

  1. alle scuole non è stata data la possibilità di conoscere i parametri effettivi di determinazione della “dotazione ordinaria” accreditata;

  2. l’autonomia scolastica prima di tutto esige la conoscenza delle diverse fonti di accreditamento dei fondi e non può convivere con un “neo-centralismo” amministrativo che di fatto lede il concetto e la vita stessa della scuola autonoma;

  3. è emersa una forte preoccupazione rispetto ad una procedura amministrativa che di fatto si raffigura come “gestione di cassa” in un regime di Programma annuale di competenza;

  4. si è sottolineato il non più rinviabile riordino delle disposizioni del Regolamento di Contabilità, D.M.41/2001;

  5. tutti gli intervenuti hanno evidenziato l’esigenza di assicurare, con estrema urgenza, alle singole scuole la quantificazione delle risorse da iscrivere nelle previsioni d’entrata del programma annuale 2008;

Infine, Anna Maria Santoro, della FLC Cgil nazionale, nel concludere i lavori della giornata ha riconfermato l’impegno della F.L.C. a tutela della “autonomia scolastica”, ad incalzare l’amministrazione nella certezza delle procedure amministrative.

Infatti, restano ancora diverse contraddizioni da risolvere e i problemi aperti sono molti: trasparenza e chiarezza, ripensamento di alcune norme generali come la legge 440/97, ma soprattutto reintegro dei fondi mancanti alle scuole: oltre un milione di euro (un dato che si vuole ignorare). Proprio su quest’ultimo punto la FLC proporrà un emendamento al d.d.l. sulla finanziaria 2008 affinché si istituisca un fondo ad hoc per i ripianare i debiti contratti dalle scuole nella passata legislatura.