Estero: seconda tappa della discussione sulla proposta MAECI - MIUR
Il comunicato unitario sullla riunione svoltasi il 25 febbraio : è insidioso mescolare il piano legislativo e quello contrattuale.
Nell'incontro del 25 febbraio con il MAECI-MIUR, l'Amministrazione ha chiarito che lo strumento pensato per le modifiche al sistema scolastico all'estero è il Decreto legge.
La FLC CGIL, insieme alle altre Organizzazioni Sindacali, ha ribadito la necessità di distinguere in modo netto gli argomenti che possono essere trattati in chiave legislativa e le materie che sono competenza esclusiva del contratto. La FLC CGIL ha riaffermato che orari di lavoro, reclutamento, graduatorie, ferie ecc... sono materie già regolate dal CCNL, sulle quali è inammissibile intervenire per via legislativa, così come occorre prestare la massima attenzione nel proporre modifiche sul piano ordinamentale: la discussione è su un terreno che presenta molte insidie e richiede la massima attenzione e lungimiranza. Contestualmente, a partire da lunedì 2 marzo si comincia a discutere del contingente per il prossimo anno scolastico e sono avviate, con una tempistica ristrettissima, le operazioni per il rientro e la restituzione ai ruoli metropolitani per scadenza del mandato o a domanda.
Di seguito il comunicato unitario sull'incontro.
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Proposte di riforma legislativa del settore scolastico italiano all’estero
Comunicato unitario – Settori estero
Le scriventi OO.SS. condividono la volontà espressa dai Ministeri competenti, MAECI/MIUR, di valorizzare a pieno gli strumenti scolastici (scuole e corsi) e culturali (lettorati esistenti all’estero), nel quadro di un’azione complessiva di promozione e diffusione della lingua e della cultura italiane nel mondo. Le proposte da essi presentate di revisione legislativa del sistema scolastico e culturale italiano all’estero sono quindi un primo passo per riformare un sistema ancora oggi regolato da norme vecchie di oltre mezzo secolo. Tuttavia le scriventi OO.SS. avanzano alcune osservazioni.
Nonostante il fenomeno dell’emigrazione italiana sia cambiato, i recenti flussi migratori (che riguardano soprattutto in Europa migliaia di lavoratori e le loro famiglie) richiedono che sia garantita la scolarizzazione, anche temporanea, in attesa di un ritorno in patria, con eguali diritti rispetto al territorio metropolitano. Per questo si auspica un potenziamento, con risorse adeguate, delle istituzioni scolastiche italiane all'estero, tenendo conto ovviamente delle diverse realtà estere. Queste OO.SS. sono nettamente contrarie a qualunque richiesta di contributi delle famiglie per la frequenza dell’istruzione obbligatoria, nel pieno rispetto dell'art. 34 della Costituzione.
La revisione della normativa relativa alle attività di assistenza scolastica, previste dalla legge 150/71, dovrà necessariamente intervenire anche sugli attuali strumenti di assistenza scolastica indiretta (gli enti gestori), sia sul piano delle finalità, sia sul piano delle risorse ad essi assegnate dalle norme della legge 153. La riforma dovrà realizzare una sinergia efficiente tra i ministeri interessati (MIUR e MAECI), anche attraverso l'istituzione di appositi organismi di coordinamento che potrebbero rappresentare il vero passaggio tra una semplice revisione e una riforma del sistema.
Le OO.SS. esprimono il loro dissenso a ogni modifica del quadro ordinamentale delle materie d'insegnamento delle scuole statali italiane all'estero e ad ogni intervento in deroga al vigente Ccnl.
Le OO.SS. indicano di seguito quegli articoli che, trattando di materie riservate al contratto, non devono entrare nella discussione sui dispositivi legislativi:
- Art. 100 - Vertenze ed organismi di conciliazione
- Art. 101 - Sistema delle relazioni sindacali
- Art. 102 - Partecipazione
- Art. 103 - Impegni connessi con l'attuazione dell'autonomia scolastica e con il piano dell'offerta formativa
- Art. 104 - Progetti finalizzati al miglioramento dell'offerta formativa ed al superamento del disagio scolastico
- Art. 105 - Ferie
- Art. 106 - Rapporto di lavoro a tempo determinato
- Art. 107 - Orari e ore eccedenti
- Art. 108 - Mobilità tra le istituzioni scolastiche all'estero
- Art. 109 - Mobilità professionale verso le istituzioni scolastiche all'estero
- Art. 110 - Iscrizione alle graduatorie permanenti per la destinazione all'estero
- Art. 111 - Modalità di svolgimento della prova di accertamento della conoscenza della lingua
- Art. 112 - Valutazione della prova di accertamento linguistico
- Art. 113 - Riformulazione e aggiornamento delle graduatorie permanenti
- Art. 114 - Gestione delle graduatorie per la destinazione all'estero
- Art. 115 - Esaurimento di graduatoria e prove straordinarie
- Art. 116 - Durata del servizio all'estero
- Art. 117 - Interruzione del servizio all'estero
- Art. 118 - Calcolo degli anni di servizio all'estero
- Art. 119 - Restituzione ai ruoli metropolitani in caso di assenze per malattia
- Art. 120 - Restituzione ai ruoli metropolitani per incompatibilità e per motivi di servizio
- Art. 121 - Restituzione al ruoli metropolitani a seguito di sanzioni disciplinari
- Art. 122 - Foro competente
- Art. 123 - Norme applicative
- Art. 124 - Fruizione dei permessi
- Art. 125 - Fruizione del diritto alla formazione
- Art. 126 - Sequenza contrattuale
Le OO.SS. ribadiscono che l’orario di servizio del personale docente è materia contrattuale e resta disciplinato dal vigente CCNL scuola. Si rammenta, infine, che la distinzione tra riserva contrattuale e riserva di legge è già chiaramente normata nell'ordinamento. Per concludere, si invitano il MAECI e il MIUR a una maggiore trasparenza di modalità e di obiettivi: solo una partecipazione collettiva al processo di revisione infatti può garantire quelle caratteristiche di democrazia e efficienza necessarie al buon esito di una riforma.
Roma 25 febbraio 2015
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS CONFSAL GILDA UNAMS