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Incontro al MAE: rimangono in sospeso le aspettative del personale delle scuole italiane all’estero

Nell'incontro del 17 aprile 2014 ci si limita all'informazione preventiva e a qualche previsione, ma la prospettiva è allarmante.

17/04/2014
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Rimangono in sospeso, dopo l'incontro MAE/sindacati di oggi (assente il MIUR) le tante e legittime attese del personale della scuola rispetto al futuro delle scuole e istituzioni scolastiche all'estero.
L'amministrazione infatti si è limitata a fornire alcuni dati a titolo di informazione preventiva: nel prossimo anno scolastico sono previste 61 restituzioni ai ruoli metropolitani (rientri in Italia) per fine mandato, per collocamento a riposo e a domanda (di cui 3 dirigenti scolastici).
Il numero di tagli previsto, ci è stato comunicato, sarà equivalente al numero di rientri.
In questo modo il contingente in servizio il prossimo anno scolastico raggiungerà le 772 unità, sommando i posti assegnati a personale di ruolo e ai supplenti.
Di fatto, il numero dei posti vacanti sarà di 117 su un totale di 772, con un'evidente manovra di precarizzazione dell'intero sistema: un risultato che supera addirittura quanto previsto nella famigerata
spending rewiev di Monti. Il personale di ruolo in servizio al 1 settembre 2014 sarà infatti di 655 unità a fronte delle 624 da raggiungere solo nel 2016/2017 a norma della spending.
Su questi dati abbiamo immediatamente contestato al MAE che i risparmi di spesa realizzati a seguito dei tagli non vengono investiti per rilanciare il sistema, ma sono ingiustamente restituiti al MEF.
Abbiamo chiesto trasparenza sull'entità di questi risparmi e un'adeguata informazione, per poter contrastare un ottica di tagli che va avanti a prescindere dai risultati ottenuti, oltre che dalle conseguenze in termini di contrazione dell'offerta formativa all'estero.

Il MAE ha poi fornito un dato approssimativo sul numero di nomine dall'Italia (a norma della legge 125/2013) per il prossimo anno scolastico: torna il numero magico di 18! (di queste presunte 18 nomine pare che i dirigenti scolastici ne abbiano già opzionate 5).

Questa proposta è stata rigettata in modo molto netto dalla nostra Organizzazione e da tutti gli altri sindacati. È evidente che a fronte del quadro descritto sopra si tratta di un intervento insignificante e inefficace, inadeguato e miope, che il MAE dice essere frutto di una prima ricognizione a livello interministeriale tra MAE, MIUR e MEF. Questa ci è parsa subito una prospettiva molto pericolosa, perchè per l'anno scolastico 2015/2016 è già previsto un massiccio rientro di personale (circa 200 persone) che implicherebbe addirittura un deciso superamento delle richieste della spending: a quel punto solo un numero davvero consistente di nomine dall'Italia, molto superiore alle 18, potrebbe garantire la tenuta del sistema.

Abbiamo chiesto, insieme agli altri sindacati, che innanzitutto si ragioni in modo lungimirante, tenendo presente il quadro anche per i prossimi anni, per non rischiare di mettere definitivamente in crisi il sistema nel 2015.

La prevista discussione per definire i criteri da utilizzare nell'individuare i posti sui quali operare i tagli si è risolta nell'indicazione generica da parte del MAE di voler procedere in modo progressivo sui vari settori (scuole, corsi, lettorati). Si minaccia la "razionalizzazione" delle scuole statali, la revisione degli accordi relativi alle scuole internazionali, lo spostamento del baricentro dei lettorati dall'Europa ai paesi extra-europei, viceversa la tutela dai corsi specialmente nei paesi europei. Al tempo stesso si preannuncia l'istituzione di nuovi posti (forse 14) senza precisare per il momento sulla base di quali criteri e
ragionamenti. Anche in questo, come FLC CGIL e tutti i sindacati presenti, abbiamo chiesto trasparenza, criteri razionali e condivisi, dati certi e analisi approfondite di ogni singola realtà: per questo motivo l'incontro è stato aggiornato al 30 aprile, data in cui il MAE fornirà la sua proposta dettagliata.

Come FLC CGIL abbiamo ribadito anche la necessità di una particolare attenzione nel trattare il caso delicato della scuola italiana di Asmara, cui vanno garantite le condizioni per un adeguato funzionamento e per un futuro rilancio.

Infine, è stato fornito, su nostra richiesta, l'elenco del personale nominato quest'anno, che pubblicheremo appena verrà trasmetto in forma ufficiale.

Si apre a questo punto una partita, anche sul versante politico, che ci vede schierati come FLC CGIL per chiedere la piena applicazione della legge 125, un piano di tagli e di nomine da qui fino al 2017 sulla base di criteri certi e condivisi e piena trasparenza anche sul capitolo dei risparmi.

Nonno, cos'è il sindacato?

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