Lento ma inesorabile lo smantellamento del sistema scolastico all’estero
Il MAE modifica la proposta iniziale, ma la logica resta quella dei tagli. Noi non ce ne faremo una ragione.
L'incontro di giovedì 8 maggio ha registrato un piccolo passo avanti rispetto alla proposta iniziale del MAE, a seguito delle osservazioni critiche e del dissenso espresso unitariamente dalla FLC CGIL con le altre organizzazioni sindacali.
Dal punto di vista quantitativo non è cambiato nulla (61 tagli), mentre è stata modificata la composizione dei tagli.
I 30 tagli previsti nelle scuole (statali, internazionali, straniere, parificate e private) sono diventati 28 (vedi allegato):
- si è evitata una drastica riduzione dell’organico della scuola di Atene;
- è rimasto un unico caso (a fronte dei tre della prima proposta) di restituzione ai ruoli metropolitani in costanza di mandato;
- si sostiene la scuola di Asmara con tre nuove istituzioni.
Restano aperte però alcune questioni estremamente problematiche:
- resta indifendibile la posizione del MAE che ora pretende, per garantire l’organico, che le scuole riportino le ore ai fatidici 60 minuti; in questo modo, complice la ormai proverbiale assenza del MIUR, il MAE ha arbitrariamente deciso di non accettare le forme di recupero delle frazioni orarie legittimamente deliberate dai collegi dei docenti; dove questo è impossibile (es. a Istanbul) la scuola viene fortemente penalizzata (5 cattedre in meno);
- inaccettabili le compensazioni tra docenti/ATA e dirigenti: 5 posti in più di dirigenti, 5 posti in meno tra docenti e ATA;
- i corsi sono stati falcidiati senza un riscontro oggettivo sul numero degli alunni, le ore di insegnamento e la reale consistenza della cattedra; ci sono così realtà fortemente penalizzate (Lione, Stoccarda) mentre restano gli ormai storici problemi di copertura per i posti dell'area linguistica tedesca (Germania e Svizzera);
- si dispone l'apertura di nuovi lettorati in sedi improbabili (es. Abu Dhabi, apertura di una sede che risponde, a nostro parere, a logiche altre);
- si moltiplicano i trasferimenti d'ufficio (circa 12): i perdenti posto ancora non sono noti e le sedi in cui saranno collocati non sono ancora state specificate.
La FLC CGIL, insieme agli altri sindacati, ha espresso una posizione fortemente critica su questa ennesima operazione di taglio, che non sembra puntare in modo organico a una vera razionalizzazione del sistema e non garantisce il futuro del settore.
Il quadro complessivo dovrà essere riconsiderato quando si disporranno le nomine dall’Italia per l’anno scolastico 2014/2015 ai sensi della legge 125/2013, anche in relazione al fatto che gli obiettivi di riduzione della spending review sono praticamente raggiunti.
Se con questa ennesima operazione di riduzione qualcuno sta pensando di assestare il colpo mortale al sistema scolastico pubblico, sappia che venderemo cara la pelle.
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OSSERVAZIONI DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
CGIL – CISL – UIL – SNALS- GILDA
SETTORI ESTERO
In relazione alla proposta di determinazione del contingente relativo all’a.s. 2014/15 presentata dalla Delegazione di parte Pubblica MAE/MIUR, le scriventi OO.SS. rilevano quanto segue:
Premesso che:
i tagli previsti dalla legge sulla spending review e le conseguenti decisioni da parte dell’Amministrazione del MAE rischiano di mettere in grave crisi il funzionamento dell’intera rete scolastica e culturale italiana all’estero, con particolare riguardo alla promozione e alla diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo, le OO.SS. ribadiscono con forza che la scuola italiana all’estero non ha bisogno di tagli ma di una profonda riforma che stabilisca, non solo l’orizzonte dei diritti e dei doveri, ma anche un contingente stabile e ben determinato che sia in grado di garantire un futuro certo a tali istituzioni, che sono strategiche per la politica estera del nostro “sistema paese”;
Si rileva che:
la proposta di contingente non è stata inserita all’interno di un piano organico pluriennale teso a garantire, come prevede l’intervento di spending review, ad invarianza di spesa, lo stesso servizio e a mantenerne gli interventi necessari al suo funzionamento e che le operazioni di taglio di posti di contingente non corrispondono in gran parte alla necessità di razionalizzare il sistema;
Si prende atto che:
dopo il confronto con le OO.SS. sono state apportate notevoli e rilevanti modifiche alle precedenti proposte di riduzione del contingente, presentate dalla Delegazione di parte Pubblica, soprattutto per quanto riguarda il settore scuole, con una parziale revisione dei trasferimenti di ufficio e con la salvaguardia del mantenimento all’estero del personale in costanza di mandato;
Si ribadisce che:
a parere delle OO.SS., le soppressioni proposte non sono giustificate da effettive esigenze di bilancio MAE, considerato che il limite complessivo di 624 unità di personale scolastico di ruolo in servizio all’estero, previsto dalla legge sulla spending review, e per il quale è prevista la relativa copertura di spesa sul capitolo 2503, viene già ampiamente raggiunto con il rientro al termine dell’a.s. 2014/15 di oltre 150 unità di personale.
Si rileva inoltre che:
la stessa distribuzione e ricollocazione del personale (dirigenti scolastici, docenti e personale ATA) nei singoli Paesi e nelle varie sedi non corrisponde sempre a validi criteri di razionalizzazione dell’intervento diretto dello Stato e del buon uso delle risorse.
Le scriventi OO.SS. manifestano:
forte preoccupazione per il rischio di vedere sempre ulteriormente compromessa la nostra politica di promozione linguistica e culturale all’estero, per via dei tagli che colpiscono in maniera pesante gli interventi diretti dello Stato, tanto da renderli praticamente residuali e sollecitano i decisori politici a considerare la necessità di un piano pluriennale stabile ed organico che dia certezze al personale e assicuri la promozione e la diffusione della cultura italiana nel mondo.
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Nota
Le osservazioni delle OO.SS. sopra riportate valgono anche per il verbale relativo alla concertazione sul contingente dei posti per Dirigenti Scolastici.