Milleproroghe e regolamento attuativo: è fumata nera
In occasione dell’incontro del 2 maggio registrate distanze sostanziali tra le OO.SS e il MAE. Al 10 maggio il successivo confronto. L’Amministrazione conferma l’intenzione di indire il bando di selezione del personale di ruolo da inviare all’estero entro l’anno in corso. Mentre le attuali graduatorie relative alle supplenze all’estero vengono prorogate di un anno.
Nonostante gli impegni assunti dal Governo con l’approvazione dell’ordine dl giorno dell’on.le Franco Narducci (PD) approvato dalla Camera in occasione del voto di fiducia sul Milleproroghe, il MAE ha assunto una posizione decisamente diversa.
In occasione dell’incontro sindacale del 2 maggio la delegazione di parte pubblica ha sottoposto, infatti, alla delegazione sindacale una proposta di circolare applicativa dell’art.2 comma novies della legge n. 10/2011ovvero di quel comma del Milleproroghe che ha riscritto, per via legislativa, alcune norme importanti del CCNL della scuola in vigore snaturandone senso e contenuti.
Davanti a questa ipotesi la FLC CGIL e le altre organizzazioni sindacali hanno manifestato, prima di entrare nel merito dei contenuti dell’ipotesi del MAE, la loro contrarietà allo strumento della circolare proposto dall’Amministrazione perché inadeguato, unilaterale e contraddittorio con quanto indicato nell’ordine del giorno dell’on.le Narducci approvato dal Parlamento. Li si parla di Regolamento attuativo “..che disciplini le necessarie norme transitorie al fine di garantire al suddetto personale in servizio all'estero, al momento dell'entrata in vigore della presente legge, di concludere il mandato all'estero e di definire le modalità con le quali il personale rientrato in Italia, dopo il primo mandato, possa essere destinato nuovamente ad una sede estera nei limiti dei nove anni stabiliti”.Non parla affatto di circolare applicativai cui effetti giuridici non sono solo decisamente discutibili, meno cogenti e soprattutto destinati ad amplificare il contenzioso, ma soprattutto perché rappresenta un atto unilaterale e per giunta non permanente. Non a caso la stessa Cassazione a sezioni unite ha avuto modo di chiarire a più riprese che le circolari sviluppano un’ efficacia interna non assoluta. Non va dimenticato che, in quanto atto interno della PA, la circolare non può disporre contra legem, ed inoltre risulta sempre inidonea ad incidere sulle posizioni soggettive di terzi a meno che non venga recepita da un atto amministrativo vero e proprio o da un accordo contrattuale..
Su questo aspetto la FLC CGIL ha ribadito la necessità sindacale e giuridica di ricondurre il tutto nell’alveo della contrattazione e di conseguenza coinvolgere l’Aran. Le nuove norme introdotte dalla legge presentano, infatti, forti criticità con quanto prefigurato dal CCNL. Da qui l’invito da parte dello stesso Parlamento a definire norme transitorie attraverso l’istituto regolamentativo. Non v’è dubbio infatti che la posizione assunta dal MAE di normare per circolare l’intera partita collide direttamente con ben tre norme contrattuali contemplate negli articoli 109, 126 e 150 del CCNL della scuola. Quest’ultimo articolo, infatti, recita che “La disciplina di cui al presente CCNL è suscettibile delle modifiche che in via pattizia si rendessero necessarie in relazione all’entrata in vigore di eventuali innovazioni ordinamentali”. Previsione questa largamente bypassata dall’Amministrazione adducendo a pretesto l’urgenza del provvedimento. Appare quindi evidente che si tratta di una scelta politica ben precisa che mira a sfilare dalla contrattazione l’intera materia relegandola nella logica unilaterale e discrezionale dell’Amministrazione.
Per quanto riguarda le questioni di merito l’ipotesi di circolare presentata dal MAE è decisamente limitativa in quanto non affronta adeguatamente tutte quelle criticità contenute nell’art. 2 comma novies della legge 10/2011 connesse ad una lettura integrata non solo dei citati articoli ma degli altri articoli contrattuali che vanno visti nel loro insieme. Si limita di fatto a disciplinare solo alcuni aspetti dell’intera problematica lasciando vuoti incomprensibili. Ci si riferisce a quei commi degli articoli 108, 110, 113, 115 e 116 del citato contratto che non sono stati toccati dall’intervento legislativo.
E’ inammissibile per la FLC CGIL affrontare, quindi, simili tematiche con atti unilaterali e parziali destinati non solo a creare confusione tra i lavoratori ma soprattutto a negare il diritto alla contrattazione e all’esigibilità di diritti soggettivi. Ricordiamo che il MAE è tenuto ad operare in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’Amministrazione così come contemplato nella nostra Carta Costituzionale all’art. 97.
A fronte di queste problematiche e di altre emerse durante confronto con il MAE si è convenuto di aggiornare la seduta al 10 maggio p.v. per consentire a tutti ulteriori approfondimento di metodo e di merito.
In coda all’incontro l’Amministrazione ha riconfermato la sua intenzione di indire entro quest’anno solare il bando per le prove di selezione per l’invio all’estero e quindi di dar via alle procedure relative all’aggiornamento delle graduatorie permanenti. Attualmente il testo del bando è al vaglio del MIUR e che, una volta licenziato, verrà sottoposto alla valutazione delle Organizzazioni sindacali.
Per quanto riguarda invece le supplenze all’estero l’Amministrazione ha informato le OO.SS. che l’emanazione della relativa Ordinanza slitterà di un anno e che di conseguenza le graduatorie delle supplenze attualmente in essere saranno prorogate per l’anno scolastico 2011/2012. Nei prossimi giorni verrà diffuso dal MAE un apposito messaggio al riguardo.