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No ad interventi spot sull'estero

Sono invece necessari una riforma complessiva e un piano di reinvestimento.

04/02/2014
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La FLC CGIL è nettamente contraria ad interventi estemporanei sul settore delle scuole all’estero come quelli sul prolungamento del mandato.

Sono necessari invece una riforma complessiva e un piano di reinvestimento.

Il profluvio di “iniziative” parlamentari sulla scuola italiana all'estero è diventato intollerabile. E' di questi giorni la notizia di un emendamento presentato per prolungare il mandato all'estero, che è stato poi ritirato. Queste iniziative non fanno che aumentare la confusione nel settore soprattutto se, come quella che citiamo, non stanno all'interno di un quadro complessivo di riordino.

La scuola italiana all'estero ha pagato in termini di posti il suo obolo alla politica di tagli degli ultimi anni. Non è attraverso interventi spot, che parlano più ad interessi elettorali di chi li presenta, piuttosto che alla qualità complessiva del sistema, che si difendono e si valorizzano le scuole italiane all’estero.
Spesso coloro che si fanno paladini di questo o quell'interesse particolare sono gli stessi che non hanno battuto ciglio quando di trattava di tagliare il contingente.

Per queste ragioni non aderiamo alle iniziative messe in campo nelle ultime ore, raccolte firme o petizioni. La FLC CGIL presenterà a breve una propria proposta di riordino complessivo del sistema delle scuole all'estero sul quale chiederà l'adesione di tutto il personale.