Organico di potenziamento all’estero: MAECI e MIUR assegnano oltre la metà dei posti alle scuole straniere, ai lettorati e alle scuole paritarie
Continua l’opera di smantellamento della scuola statale italiana all’estero: pochi posti di sostegno, poche ore per il PTOF e spezzoni orari che restano scoperti.
Il 30 gennaio il MAECI e il MIUR hanno fornito alle organizzazioni sindacali l’informazione sulla distribuzione dei 50 posti di potenziamento, previsti dal comma 1 dell’art.18 del dlgs 64/2017, che si aggiungeranno nell’a.s. 2018/19 all’attuale contingente costituito da 624 posti.
Il dlgs 64/2017 destina i 50 posti aggiuntivi al sostegno degli alunni e al potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali indicate dal comma 7 art.1 della legge 107/2015. Si tratta dunque di risorse tratte dall’organico aggiuntivo che la legge 107 ha esplicitamente previsto per il miglioramento dell’offerta formativa delle scuole pubbliche statali. Il MAECI ed il MIUR, nonostante le motivate richieste delle scuole, hanno invece deciso di utilizzare i 50 posti per assegnare alle scuole statali all’estero 6 posti comuni, 10 posti di sostegno e 1 solo posto di potenziamento. I restanti 33 posti saranno assegnati: 13 ai lettorati, 11 alle scuole straniere, 5 alle scuole paritarie funzionanti all’estero e 4 ai corsi di lingua e cultura italiana. Meno della metà dei posti disponibili va dunque al sostegno e alla progettualità dei collegi dei docenti e il resto è utilizzato come ampliamento del contingente disponibile per le attività all’estero.
Come FLC CGIL abbiamo ribadito la nostra ferma contrarietà ad una gestione delle risorse professionali - diversa da quella prevista dalla legge - sorda alle necessità dalla scuola statala italiana all’estero e finalizzata al suo progressivo smantellamento. La mancata assegnazione dei posti di potenziamento richiesti dalle scuole statali all’estero si aggiunge infatti alla progressiva riduzione del numero di docenti italiani di ruolo in servizio stabilita dal decreto sull’affidamento di insegnamenti curricolari a contratti locali
Per la FLC CGIL è necessario rimettere in discussione il dlgs 64/2017 e i successivi atti amministrativi riconducendo l’intera partita della gestione dei lavoratori all’estero nell’ambito contrattuale.