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Personale scolastico all’estero: confronto sul piano triennale di formazione del personale

Il Maeci incontra le organizzazioni sindacali. Bene il piano formativo, al personale si applicano le norme contrattuali della scuola in materia di formazione.

19/01/2023
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Il giorno 19 gennaio 2023 il MAECI ha convocato le organizzazioni sindacali per aprire il confronto sul Piano Triennale della Formazione per il personale scolastico inviato in missione all’estero nelle scuole, corsi, lettorati. Il MAECI è stato rappresentato dal Consigliere Marco Cerbo, che il 24 novembre ha preso il posto della Consigliera Valentina Setta.

La convocazione, anche se tardiva, risponde ad una nostra richiesta di oltre un anno fa: come FLC CGIL abbiamo sempre ribadito l’importanza della formazione soprattutto preventiva di tutto il personale interessato, anzi abbiamo richiesto, in occasione dell’incontro, che la formazione sia estesa parzialmente anche al personale già in graduatoria in modo che ci sia maggiore consapevolezza degli incarichi e delle attività da svolgere prima della partenza e al personale assunto in loco.

Sul tavolo di confronto, la FLC CGIL ha posto il problema della esigibilità della formazione: avvenendo fuori dall’orario di lezione, abbiamo richiesto al MAECI di prevedere forme di compensazione, o economica o oraria. Pur riconoscendo il lavoro svolto e la qualità dei contenuti della proposta presentata, abbiamo colto l’occasione per ricordare al MAECI l’intesa del maggio 2019 con l’Aran, con la quale si conviene che la materia della formazione e della mobilità da e per l’estero rientri nell’alveo della contrattazione nazionale.

Inoltre, è stato posto il problema della modifica dei coefficienti di sede previsti dalla legge di bilancio.

Il MAECI, dopo aver ascoltato le richieste delle organizzazioni sindacali, ha esplicitato che in virtù dei vincoli normativi attuali la formazione non può coinvolgere il personale assunto in loco e i dipendenti delle scuole europee. Ritiene inoltre che l’attività di formazione sia regolata secondo le norme contrattuali utilizzate nelle scuole italiane sul territorio nazionale, qualora il rinnovo del contratto istruzione e ricerca dovesse introdurre novità, le parti si incontreranno di nuovo per aggiornare il piano.