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Relazioni sindacali con il MAE: a passo di gambero

E’ il tema ricorrente dello stato attuale del confronto sindacale con un’Amministrazione sempre più prigioniera di se stessa. Sconcertante la latitanza del MIUR. Al via il “Bando” per le prove di selezione per l’invio del personale della scuola all’ estero . Novità sui MOF.

10/10/2011
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Premessa

Il nostro giudizio espresso all’indomani del precedente confronto con il MAE ha avuto la sua ulteriore conferma anche in occasione dell’incontro del 7 ottobre u.s. In questa circostanza, sebbene alla fine siano stati prodotti due risultati positivi, quali l’accoglimento delle proposte di modifica  del Bando di selezione avanzate dalle OO.SS. e l’accordo sui MOF, vanno registrate le consuete negatività della politica dell’Amministrazione sia nel metodo di confronto che nel merito.

La prima negatività è rappresentata dalla costante e continua latitanza del MIUR nella delegazione di parte pubblica sia in termini fisici sia in merito al confronto sulle questioni  che investono il nostro sistema scolastico pubblico all’estero. Eppure un contributo dell’Istruzione sarebbe importante per rimuovere e correggere alcune eclatanti discrasie.

La seconda negatività, in parte connessa con la prima, è dovuta all’assenza di una politica precisa e programmata da parte della Direzione Generale del Sistema Paese relativa alle istituzioni scolastiche e culturali italiane all’estero. Questo a significare il pressappochismo e l’occasionalità degli interventi sul sistema tutti tesi più all’autoconservazione  che non a introdurre novità qualitative sulla politica culturale. Da qui lo scollamento non solo tra Direzione Generale e delegazione di parte pubblica, ma tra i vari centri di gestione del sistema, con la risultanza di dar vita ad interventi improduttivi che spesso sono portatori di interessi parziali e non generali. Basti pensare alla stessa gestione del Milleproroghe o alla definizione dell’organico ovvero del contingente.

La terza negatività è dettata dalla relativa autonomia della delegazione di parte pubblica che, per una serie di ragioni, non è in grado di assumere decisioni precise e autonome durante i negoziati, anzi è prigioniera di quella logica tipicamente ministeriale tutta protesa a vanificare il più possibile le relazioni sindacali con le OO.SS. della scuola. Politica questa che prefigura da parte dell’Amministrazione un’azione di disimpegno dalle norme contrattuali e regolamentari individuate dalla stessa legge.  

A queste negatività di metodo corrispondono quelle di metodo. Non ci si riferisce solo alla mancata armonizzazione tra interventi legislativi quali appunto quelli relativi alla gestione del Milleproroghe con alcune norme contrattuali, ma alle scelte unilaterali e discutibili nel definire i criteri stessi delle nomine capovolgendo in alcune situazioni la gerarchia stessa delle fonti, sulla base di interpretazioni discutibili e fuorvianti della stessa normativa. Il crescente aumento del contenzioso giudiziario è la reale dimostrazione di una gestione approssimativa, sconsiderata e frettolosa che non agevola certo una chiarezza dei diritti e soprattutto non agevola la risoluzione dei problemi in sede sindacale.

Bando e prove di selezione

In questo direzione va letta la vicenda relativa all’indizione delle prove di selezione per l’invio all’estero del personale della scuola. Il confronto su questo tema, che costituisce mobilità professionale ed è per questo regolamentata dalla contrattazione collettiva, è stato lungo, difficile e faticoso proprio per via del tentativo da parte dell’Amministrazione di introdurre nel bando vincoli extracontrattuali proponendo appunto lo sbarramento alla partecipazione dei candidati e altre clausole non giustificate, visto che in tutti questi anni non sono stati modificati gli istituti contrattuali di riferimento per l’indizione delle prove.  Tutta la delegazione di parte sindacale si è prodigata, nel corso degli incontri che si sono succeduti, a rimuovere le posizioni del MAE spesso dettate da logiche esterne alla stessa delegazione di parte pubblica. Si è così raggiunto il risultato di condivisione di un testo  del bando ripulito di tutte quelle contraddizioni presentate dall’Amministrazione. E’ prevista la firma del relativo decreto ministeriale nei prossimi giorni per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Può partecipare alle prove tutto il personale docente e Ata ( DSGA e Amministrativi) della scuola assunto con contratto a tempo determinato, purché abbia superato l’anno di prova e abbia per lo meno un anno di servizio effettivo nella classe di concorso o posto di attuale titolarità, corrispondenti ai relativi codice funzione  I candidati devono presentare domanda on-line entro 20 giorni dalla pubblicazione del Bando in Gazzetta Ufficiale. Nei prossimi giorni dopo la firma il MAE renderà pubblico il testo con la calendarizzazione delle prove che dovrebbero essere sostenute entro il 2011.

MOF 2011/2012

Sono state apportate rispetto ai precedenti accordi alcune modifiche   alla tempistica che ovviamente slitta di qualche giorno e  alla possibilità di derogare sui cumuli di incarichi in particolari e specifiche situazione documentate dal DS e preventivamente autorizzate dal MAE a seguito di accordo territoriale e nazionale con le OO.SS.. Segnaliamo che anche in questa circostanza c’è stata da parte dell’Amministrazione la richiesta di allargare la platea dei  progetti con relativa retribuzione anche al personale assunto in loco o dipendenti da soggetti gestori. Una richiesta ingiustificata per le OO.SS. in quanto tali risorsi sono di derivazione contrattuale e quindi indisponibili per soggetti diversi da quelli contemplati nel CCNL. Farebbe bene il MAE, se vuole migliorare l’offerta formativa degli altri soggetti coinvolti nel sistema, a prevedere in un apposito capitolo del suo bilancio lo stanziamento di risorse proprie e  adeguate finalizzate allo scopo.

Procedure di nomina a.s 2011/2012

La delegazione di parte pubblica, su esplicita richiesta delle OO.SS. avanzata nel precedente incontro, ha fornito alle OO.SS. un relazione riassuntiva (in allegato) sui criteri utilizzati nelle procedure di nomina per quest’anno scolastico. Ovviamente su alcune scelte di carattere generale effettuate dal MAE rimangono le nostre riserve sia di natura sindacale che giuridica.  Ci si riferisce in particolare alle scelte fatte sulle nomine relative alle SEU e al vincolo di legare il mandato alla garanzia da parte del lavoratore di non raggiungere l’età pensionabile prima della scadenza della nomina. Garanzia questa non esigibile immediatamente, ovvero all’atto della nomina, dal lavoratore per via di disposizioni diverse adottate dal MIUR ovvero dall’Amministrazione di provenienza e dalla stessa evoluzione del sistema pensionistico. 

Conseguentemente il MAE ha fornito ad oggi la situazione aggiornata delle nomine (in allegato) fatte salve le rinunce dell’ultima ora che dovessero esserci.

Varie ed eventuali 

Nel corso dell’incontro, tra le varie ed eventuali,  la FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno sottoposto al MAE alcune urgenti questioni su cui il MAE si è riservato di dare risposte.

  • Stipendio supplenti. La FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno  segnalato ancora una volta gli assurdi ritardi nel pagamento delle retribuzioni e reiterato la richiesta di trovare una soluzione più rapida tesa a garantire il personale precario. Purtroppo anche in questa circostanza le risposte sono state alquanto vaghe e decisamente insufficienti. Ora ci aspettiamo dall’Amministrazione comportamenti adeguati e coerenti per una soluzione positiva del problema.
  •  Assegni di Sede e taglio del 5%.  La FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno chiesto formalmente lumi sulle voci relative ad un ulteriore taglio di questa indennità introdotta nell’ultima manovra finanziaria per il personale del MAE che, se estesa, penalizzerebbe ulteriormente il personale della scuola sia in ipotesi di taglio lineare ( ovvero sull’ammontare totale delle risorse quindi dell’organico)  sia in quella individuale ( ovvero legata al singolo assegno di sede). Non sono state fornite risposte da parte dell’Amministrazione che si è riservata di dare alle OO.SS. una  più precisa informativa impegnandosi a convocare i sindacati in un apposito tavolo di confronto. Stupisce ancora una volta il fatto che la delegazione di parte pubblica non è in grado di sapere cosa effettivamente intendono fare i vertici del Ministero.
  • Eritrea. I rapporti tra Stato italiano e quello eritreo per via della mancata conclusione di un accordo tecnico tra i due paesi desta forti preoccupazioni perché si ripercuote sulle condizioni del personale della scuola in servizio appunto ad Asmara. Le OO.SS. hanno pertanto invitato il MAE ad accelerare i tempi di una soluzione positiva dei problemi che non penalizzi appunto le lavoratici e i lavoratori. Forse è opportuno che la stessa diplomazia si faccia carico fino in fondo di un’azione più incisiva nei confronti delle autorità eritree.
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