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Rivoluzionati l’organizzazione e il reclutamento per le scuole all’Estero

L’intera riforma è contenuta nelle applicazioni degli articoli della Legge 107. La FLC CGIL è pronta a contrastarla con ogni mezzo.

27/04/2016
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Per vie informali, siamo giunti a conoscenza di alcune delle proposte elaborate da MAECI e MIUR in merito alla riforma prevista per la riorganizzazione complessiva del sistema scolastico italiano all’estero dalla delega della legge 107/15.

I contenuti del provvedimento in discussione

Si prevede infatti:

  • la riduzione del mandato a 5 anni, anche per i docenti in servizio presso le scuole europee
  • un’ulteriore decurtazione dell’assegno di sede, dopo i tagli pesanti già subiti nel corso dell’ultimo anno
  • la cancellazione di ogni forma di supervalutazione per il servizio all’estero
  • il rientro sull’ambito territoriale dell’ultima scuola di titolarità senza nessuna possibilità di scelta di un altro ambito
  • l’abolizione dei trasferimenti estero per estero
  • lo stravolgimento di tutti i requisiti di accesso alle graduatorie e la ‘minaccia’ di vanificare anche quelle in essere
  • l’accesso ai lettorati possibile solo per i docenti delle scuole secondarie di secondo grado
  • l’affidamento ai privati di alcune materie curricolari nelle scuole statali, senza l’obbligo dei requisiti professionali e formativi richiesti agli insegnanti statali.

Il nostro giudizio

E’ evidente che questo intervento legislativo stravolge l’intero sistema e lede senza alcun preavviso anche i diritti acquisiti, confermando la volontà del MAECI di operare tagli sul proprio bilancio facendoli ricadere unicamente sul personale scolastico, senza toccare le altre voci di bilancio e spesa del MAECI.

Il provvedimento in discussione si palesa come scritto, di fatto, dal MAECI, a danno di tutto personale scolastico, con l’avallo del MIUR, i cui interventi, più che altro di facciata, rivelano una totale non conoscenza, se non addirittura ignoranza, della effettiva realtà del sistema scolastico italiano all’estero, delle reali condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti MIUR “prestati” al MAECI, umiliando ulteriormente la loro dignità professionale. Le controparti nel chiuso di una stanza stanno elaborando una vera e propria riforma, senza nessun confronto reale con le parti sociali.

La FLC CGIL si attiverà con tutti i mezzi a sua disposizione, sindacali, politici e giudiziari, per contrastare duramente questa riforma, ispirata a principi di iniquità e grettezza e con il desiderio palese di costruire un meccanismo che legittimi la gestione privatistica e personalistica di un sistema pubblico e fino ad ora democratico. La FLC CGIL è pronta a tutelare in tutte le sedi, anche nel ricorso alle vie legali, tutti i propri iscritti, siano essi già all’estero o meno, ai quali verranno negati diritti acquisiti.

Nonno, cos'è il sindacato?

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