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Scuole Italiane all’estero: richiesta intervento per scongiurare la chiusura della scuola di Asmara

Lettera di Francesco Sinopoli al Ministro Luigi Di Maio per chiedere maggiori sforzi per non chiudere la scuola statale di Asmara e rilanciare il sistema Paese all’estero: più organici, riportare il reclutamento e la mobilità nel CCNL. Martedì 23 giugno incontro al Maeci con i sindacati.

20/06/2020
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Roma, 20 giugno 2020

Al Ministro Luigi Di Maio
Affari Esteri e Cooperazione Internazionale

e p.c. Alla Ministra Lucia Azzolina
Istruzione

Oggetto: Scuola statale di Asmara (Eritrea) e sistema scolastico all’estero.

Onorevole Ministro, siamo fortemente preoccupati dalla notizia di una possibile chiusura della scuola italiana statale ad Asmara in Eritrea.

Si tratta storicamente di una delle sedi di eccellenza del sistema scolastico italiano all'estero, dove dirigente, dsga e docenti lavorano con dedizione e professionalità nonostante le difficoltà di organico di questi ultimi anni, acuite di recente dalla situazione di pandemia che non ha risparmiato neanche il continente africano.

Riteniamo che questo Ministero ed il Governo debbano intervenire con urgenza e determinazione presso il governo eritreo per rivedere la decisione di revoca della licenza affinché la Scuola di Asmara possa continuare la sua attività educativa, formativa e culturale.

Le Scuole, i Corsi ed i Lettorati italiani all’estero sono la carta d’identità del Sistema Paese nel mondo, per questo meritano risorse e tempi certi, ma anche un’organizzazione condivisa che valorizzi il loro ruolo culturale.

Per questo è necessario un intervento decisivo ed incisivo per restituire dignità al Sistema Paese all'estero attraverso un potenziamento degli organici e la restituzione delle materie relative al reclutamento e mobilità alla certezza della contrattazione collettiva nazionale, considerate le disfunzioni di quest'ultimo anno.

Ringraziandola per la sua disponibilità ed in attesa di un suo riscontro a questo nostro appello,

cordiali saluti.

Il Segretario generale FLC CGIL
Francesco Sinopoli