Scuole italiane all’estero: sindacati convocati per l’informativa sui prossimi bandi
Il MAECI scioglie le riserve e convoca lunedì 15 febbraio i sindacati per l’informativa sui prossimi bandi. Per la FLC CGIL il sistema di reclutamento ha fallito e va riportato nel contratto nazionale. Ritardi anche sul contingente 2021/2022.
Lunedì 15 febbraio 2021 il MAECI, che secondo la Legge di Bilancio assumerà la responsabilità del reclutamento, ha convocato le organizzazioni sindacali per illustrare le bozze dei prossimi bandi di reclutamento.
La FLC CGIL ha sempre contestato l’impianto del DLgs 64/17 e dei bandi che da esso discendono: il sistema si è mostrato fallimentare anche a causa delle forzature e delle restrizioni interpretative poste dal Ministero dell’Istruzione, come dimostrano i numerosi contenziosi e l’esaurimento di molte graduatorie già dopo le prime nomine.
Ribadiremo la necessità di rivedere i criteri, ma soprattutto rilanceremo l’esigenza di riportare la materia della mobilità all’estero nell’alveo del dettato contrattuale.
Sarà inoltre l’occasione per chiedere aggiornamenti sulla modalità con cui il MAECI sta affrontando la situazione pandemica nelle sedi estere, riportando al tavolo tutte le segnalazioni che i nostri delegati territoriali ci stanno inviando: nonostante gli impegni, non abbiamo di fatto mai ricevuto dati ed informative esaurienti dal Ministero, né c’è mai stata la disponibilità a stipulare un protocollo sulla sicurezza all’estero uniforme per tutte le sedi consolari.
Riporteremo, inoltre, la nostra preoccupazione per la situazione del contingente 2021/2022, di cui ad oggi non è ancora stata completata la definizione della proposta da presentare ai sindacati: la situazione sanitaria straordinaria richiede, infatti, interventi straordinari, che vadano oltre le procedure attualmente in atto, per garantire la sicurezza dei lavoratori (derogando se necessario i criteri di attivazione dei corsi, dunque accettando numeri di alunni ben sotto l’attuale previsione) e soprattutto chiederemo al MAECI l’impegno per garantire la certezza dell’invio del personale in modo da far partire regolarmente tutte le attività scolastiche secondo i tempi previsti, operazione che ormai, da quando la materia è passata dal contratto alle disposizioni di legge, non avviene da anni.
Vi terremo aggiornati.