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"Servizi per la scuola dell'Autonomia" si apre la vertenza

Comunicato Unitario CGIL- CISL-UIL SCUOLA

05/03/2000
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Le segreterie nazionali dei sindacati scuola CGIL- CISL- UIL aprono una vertenza nazionale nei confronti del M.P.I. sui "servizi per la scuola dell’Autonomia". A tal fine proclamano la stato di mobilitazione di tutto il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario delle scuole di ogni ordine e grado. La mobilitazione sarà caratterizzata da una campagna di assemblee sui posti di lavoro e da una giornata di lotta nazionale. Le forme e le modalità attuative, che potranno comprendere anche azioni di sciopero, saranno definite nell’attivo nazionale di settore convocato per il 17 Marzo.

Le motivazioni alla base dell’iniziativa di lotta riguardano:

  1. l’assenza di una politica di sostegno e di sviluppo dei servizi scolastici;

  2. il mancato rispetto degli impegni assunti con il C.C.N.I. in merito alla valorizzazione professionale del personale ATA.

La politica del MPI sul settore è stata caratterizzata nell’ultimo periodo da proposte confuse e riduttive sul ruolo e l’importanza dei servizi per la scuola dell’Autonomia.

A fronte:

  1. della conferma delle proposte di taglio degli organici del 5,69%, nonostante i nuovi e maggiori oneri richiesti alla scuola dall’autonomia e dal decentramento delle competenze dai Provveditorati alle scuole;

  2. di una ipotesi di revisione delle tabelle organiche che non risponde agli effettivi carichi di lavoro e al nuovo modello organizzativo dei servizi scolastici, stabilito contrattualmente, in previsione delle nuove competenze della scuola dell’autonomia: espansione dei servizi amministrativi, dei laboratori, ecc.;

  3. della mancata soluzione dei problemi sorti con il passaggio del personale a.t.a. degli Enti Locali, la cui gestione registra forti ritardi e comportamenti difformi per l’organizzazione del servizio;

  4. della mancata attuazione degli specifici istituti contrattuali che attengono alla formazione del personale che svolge le funzioni aggiuntive e di coloro che aspirano al passaggio alle funzioni superiori;

  5. dell’incertezza normativa sulle modalità di reclutamento, sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, attuative della legge 124/99 e delle norme che regolano l’accesso con il collocamento che limitano la funzionalità dei servizi e le garanzie occupazionali;

  6. della grave e carente gestione amministrativa del personale della scuola attuata dagli uffici periferici che, in relazione alla riforma dell’amministrazione, sarà scaricata dal 1/9/2000 nelle scuole, aggravando i carichi di lavoro con migliaia di pratiche arretrate, in assenza di un piano pluriennale di smaltimento, richiesto dalle OO.SS., che preveda apposite risorse, personale e strumentazioni informatiche.

Le Segreteria nazionali, chiamano alla mobilitazione il settore al fine di sostenere la vertenza nazionale e le iniziative di mobilitazione che saranno decise.

Roma, 5 marzo 2000

Nonno, cos'è il sindacato?

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