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Soldi per il contratto? Il governo parla d'altro!

Ieri, 30 maggio, in Senato è stata discussa e, per cronaca, respinta una mozione presentata dall'Ulivo che affrontava i molti problemi della scuola.

30/05/2002
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Ieri, 30 maggio, in Senato è stata discussa e, per cronaca, respinta una mozione presentata dall'Ulivo che affrontava i molti problemi della scuola.

In uno dei punti la mozione, nell'esprimere "preoccupazione per i ritardi frapposti all’avvio delle procedure che dovranno presiedere alla apertura della fase contrattuale", chiedeva l'impegno del Ministro e del Governo ad" indicare, con precisione, nel prossimo Documento di programmazione economico-finanziaria le risorse necessarie per il prossimo contratto nazionale del personale della scuola."

La Sottosegretaria Aprea, che ha risposto puntigliosamente su tutti gli altri aspetti contenuti nella mozione, ha, con cura, evitato l'argomento delle risorse per il rinnovo contrattuale e si è limitata a ricordare che il Ministro ha avuto un incontro con le organizzazioni sindacali ( il 9 maggio ) ed invierà all' ARAN lo specifico atto di indirizzo.

" Si forniscono, infine, assicurazioni che il Governo pone la massima attenzione sui temi riguardanti la valorizzazione dei docenti e il riconoscimento della loro professionalità al fine di esaltarne il ruolo e la specificità all’interno del comparto scuola. Su questi temi il ministro Moratti ha già avuto un primo e proficuo incontro con le rappresentanze sindacali di categoria e invierà uno specifico atto di indirizzo all’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) affinché colga queste indicazioni."

Questa la risposta tratta dal resoconto della seduta.

Risposta preoccupante perché ignora gli impegni presi dal governo con l'accordo del 4 febbraio 2002 che vanno onorati predisponendo nel DPEF prima, e nella finanziaria per il 2003 poi, le risorse necessarie.

Non pensiamo che la Sottosegretariaignori questa elementare procedura che sostanzia gli accordi, ci preoccupa il silenzio che lascia legittimante sospettare l'intenzione di far slittare i rinnovo contrattuale di un altro anno.

Roma, 31 maggio 2002