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Sostituzione vicari e organico potenziato: evitare il caos e salvaguardare i diritti

La legge di stabilità 2015 e un’applicazione affannosa dell’organico potenziato privano gli alunni delle continuità didattica e il Dirigente Scolastico dei suoi poteri di nomina. Il Miur dia istruzioni precise ai Ds senza ripensamenti sulla conferma dei vicari.

25/11/2015
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La misura che con la legge di stabilità 2015 ha eliminato l’esonero e il semiesonero dei vicari sta producendo i suoi effetti perversi.

E in effetti, il tentativo di rimediare ricorrendo all’organico potenziato per sostituire i vicari nominati dal Dirigente Scolastico si sta rivelando un rimedio inefficace.

Ad oggi non esiste la possibilità di sostituire il vicario in esonero o semiesonero se esso proviene dal settore dell’infanzia, dall’insegnamento della religione cattolica, dalle classi di concorso esaurite.

E non risolve il problema l’idea che, per ovviare a queste limitazioni, si vada verso l’utilizzazione forzosa dei docenti assunti in ruolo nella fase c) in ordini di scuola diversi o in classi di insegnamento diverse, e anche senza abilitazione.

Per non parlare del fatto che a quasi tre mesi dall’inizio delle lezioni il supplente nominato fino all’avente diritto dovrà lasciare la cattedra interrompendo la continuità didattica (stanno elevandosi comprensibili proteste da parte dei genitori proprio su questo versante)

Insomma, un indubbio pasticcio.

Tutto questo è il frutto della volontà di perseguire una strada, quella delineata dalla cosiddetta “Buona scuola” (buona per chi?), che per ragioni squisitamente propagandistico/politiche (difficile distinguere le due dimensioni nell’operato del governo) taglia fuori alcune categorie di precari dall’immissione in ruolo, lascia scoperte alcune graduatorie, utilizza in maniera impropria un organico potenziato che deve avere la finalità di elevare la qualità dell’offerta formativa e non quella di “coprire” le falle che la normativa apre.

La FLC CGIL sta producendo i suoi sforzi affinché i Docenti dell’organico potenziato siano utilizzati per i posti/classi di concorso per cui sono stati immessi in ruolo, sia salvaguardata la coerenza fra titoli posseduti e insegnamento assegnato, siano rispettate le prerogative degli organi collegiali in materia dei assegnazione dei docenti ai progetti e alle classi. E sia rispettata la continuità didattica oltre che le prerogative del Dirigente Scolastico, che, dalle soluzioni prospettate dal Miur, sembrano essere privati della facoltà di nominare i propri vicari essendo costretti ad accettare solo quelle soluzioni che consentono l’esonero, indipendentemente dalle persone a cui accordare fiduciariamente l’incarico. Il Miur rompa gli indugi, dia indicazioni chiare ai Dirigenti su come sostituire gli assenti in caso di vuoti creati dall’organico potenziato e confermi quanto aveva già annunciato con la circolare di fine settembre lasciando il supplente in servizio laddove non è possibile sopperire con i nominati dell’organico potenziato dello stesso posto o della stessa classe di concorso.