Sperimentazione secondo ciclo: le Regioni ricorrono al Tar
Depositato il prevedibile ricorso contro la sperimentazione che anticiperebbe di un anno l’attuazione del secondo ciclo
Il 29 marzo è stato depositato al TAR del Lazio il ricorso delle Regioni Marche, Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, Campania, Umbria e Toscana contro il decreto Moratti sulla sperimentazione del secondo ciclo. La Regione Toscana lo ha presentato anche alla Corte Costituzionale.
Ne ha dato notizia Silvia Costa, Assessore all’istruzione del Lazio e coordinatrice degli Assessori all’istruzione in seno alla Conferenza delle Regioni.
La regioni considerano la sperimentazione un avvio anticipato della riforma rispetto al termine convenuto per il 1 settembre 2007 e vi leggono una violazione delle prerogative regionali oltre ad una lesione della collaborazione tra Stato e Regioni.
Ricordiamo che, tra le altre cose, la sperimentazione prevedendo scomparsa dell’istruzione professionale, la riduzione di 101 indirizzi di studio a una ventina, la trasformazione di numerosi percorsi (tra cui il dimezzamento delle opportunità formative in campo linguistico ed informatico con la trasformazione in licei economici dei corsi per corrispondenti in lingue estere e di quelli per ragionieri programmatori) interviene direttamente sulle sorti della rete scolastica, argomento di competenza delle amministrazioni regionali e locali.
Roma, 30 marzo 2006