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Strumento musicale

La CGIL scuola esprime forte dissenso rispetto alla scelta della Moratti di collocare l'insegnamento dello strumento musicale tra le attività aggiuntive opzionali e facoltative, perché impoveriscono la scuola media nei contenuti e nelle professionalità.

19/01/2004
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La CGIL scuola esprime forte dissenso rispetto alla scelta della Moratti di collocare l'insegnamento dello strumento musicale tra le attività aggiuntive opzionali e facoltative, perché impoveriscono la scuola media nei contenuti e nelle professionalità. La circolare sulle iscrizioni per l'anno 2004-05, oltre ad essere palesemente illegittima, conferma i contenuti negativi del decreto attuativo della legge Moratti: riduce il tempo scuola a 27 ore, scompare il tempo prolungato, azzera anche il modello a 33 ore con l'insegnamento dello strumento musicale, determinando un reale declassamento della disciplina paragonabile al vecchio doposcuola degli anni 60 e riproducendo una divisione tra materie di serie "A" e altre di serie "B". La CGIL scuola in tutti questi anni ha condiviso e fatta propria la lotta degli insegnanti per l'istituzionalizzazione dell'insegnamento dello strumento musicale nella scuola media, sia per ricondurre ad ordinamento l'insegnamento, sia per porre fine alla situazione di precarizzazione del personale impegnato nei corsi sperimentali.
Dopo tanti anni di sperimentazione, nel 1999 il Parlamento ha ricondotto ad ordinamento i corsi sperimentali di strumento musicale. Ciò è stato fatto dopo che una commissione ha condotto un'indagine qualitativa sulle sperimentazioni dei corsi di strumento.
La legge ha collocato lo strumento musicale in un quadro complessivo di formazione della persona, all'interno dei principi generali della scuola media. L'insegnamento dello strumento musicale ha contribuito ad innovare l'impianto culturale e educativo-didattico della scuola media. Con quest'ottica è stata istituita una specifica classe di concorso ed è stato stabilizzato il personale. L'insegnamento dello strumento musicale ha conferito alla musica valore e centralità in un percorso per gli studenti che, in prospettiva, con la riforma della scuola aveva il naturale sbocco nei licei musicali. Con i provvedimenti della Moratti, si istituisce il liceo musicale e si declassa l'insegnamento dello strumento nella scuola media. Si afferma che nelle riforme bisogna tenere conto dell'utenza. Ebbene, per l'insegnamento dello strumento musicale si è fatto il contrario, dal momento che i genitori hanno sempre espresso giudizi positivi, tanto da portare in pochi anni ad un'adeguata diffusione in tutta Italia, senza peraltro mai soddisfare interamente tutta la richiesta dei genitori a causa, ogni anno, della riduzione della dotazione organica.
La CGIL scuola, pertanto, ha chiesto il ritiro della circolare e del decreto, ancora, tra l'altro, in via di definizione, in modo da creare le condizioni per una diversa impostazione che realizzi modelli di tempo scuola capaci di soddisfare le esigenze quantitative e qualitative d'istruzione e valorizzino adeguatamente le professionalità del personale.

Roma, 19 gennaio 2004

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