Su matematica A047 e su altre classi di concorso
La revisione delle classi di concorso produce proteste e disorientamento tra i docenti. Il MIUR rifugge il confronto e le proposte di soluzione dei problemi.
Anche per la discesa in campo dell’autorevole UMI (Unione Matematica Italiana) sta avendo rilievo sui giornali la vicenda della modifica delle assegnazioni della classe di concorso A047 – Matematica (ora A-25), a causa della quale gli insegnanti di questa disciplina non potrebbero più lavorare in alcuni percorsi scolastici in cui hanno egregiamente lavorato finora, tra i quali i bienni iniziali dei licei. In altre parole se si esclude l’opzione scientifico-tecnologica dei licei scientifici, questi insegnanti lavorerebbero solo negli istituti tecnici e professionali, e la matematica “pura” sarebbe esclusa dai licei a vantaggio delle classe di concorso A049 – Matematica e fisica anche se nei bienni iniziali dei licei fisica non si insegna.
In verità questa operazione che contrappone A047 e A049 è parallela ad altre:
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A049 (ora A-26) lamenta a sua volta la propria esclusione dagli scientifico-tecnologici,
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A050 – Materie letterarie (ora A-11) lamenta l’esclusione dai licei linguistici, delle scienze umane (che prende il posto dello psico-pedagogico) e dalla relativa opzione economico-sociale ( che prende il posto della sperimentazione di scienze sociali),
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A051-Materie letterarie e latino (ora A-12) lamenta l’esclusione proprio da quest’ultima opzione e
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A036- Filosofia e scienze umane (ora A-17) lamenta l’esclusione dal linguistico e dall’insegnamento di filosofia nei licei delle scienze umane, a favore di A039 – Filosofia e storia (ora A-18).
A essere benevoli si può leggere forse in tutte queste operazioni la volontà di mettere ordine nelle numerose atipicità create con le diverse sperimentazioni, ma non si capisce perché poi se ne creino delle altre: tra informatica e elettronica, tra discipline giuridico-economiche e economia aziendale, ad esempio.
Ma soprattutto vi si legge la volontà, più rilevante e grave, di separare nettamente le discipline (e gli insegnanti) dei licei da quelle analoghe dei tecnici e dei professionali, nel quadro di una separazione che, partendo dalla attribuzione a due uffici diversi delle misure da predisporre, arriva fino alla elaborazione di piani orari privi di qualsiasi unitarietà o simmetricità - scelta esiziale soprattutto nel biennio iniziale obbligatorio -, corrispondenti a logiche educative nettamente diverse tra licei da una parte e istituti tecnici e professionali dall’altra.
Queste modificazioni fanno parte della revisione delle classi di concorso di cui abbiamo già dato notizia, stigmatizzando la mancanza di confronto sull’argomento. Esse coinvolgono molte altre classi di concorso, alcune per aspetti analoghi a quelli su indicati, altre per altri aspetti dovuti a fusioni, soppressioni, modifica di quadri orari, attribuzioni e nuove atipicità. Sull’argomento revisione delle classi di concorso la FLC Cgil ha inviato tra giugno e luglio due documenti al Ministero (oltre alle classi di concorso già citate vi si sottolineavano i problemi delle classi A007, A042, A057, A075, A076, C030, C050, C051 e delle nuove classi per i licei musicali) .
Uno di questi, inviato al MIUR il 24 luglio scorso affrontava, tra le altre cose, la questione della A047 e delle altre classi interessate da insegnamenti “atipici” . In merito a queste modifiche si chiedeva che almeno non si procedesse al trasferimento di ufficio degli insegnanti già inseriti in quegli insegnamenti ma che semmai si procedesse al cambiamento di attribuzione solo con i neo-assunti.
Ci sembrava una proposta minimale e praticabile.
Non abbiamo mai ricevuto risposta!
Roma, 4 novembre 2009