Sulle iscrizioni i dirigenti sono per la legittimità
La Circolare Ministeriale sulle iscrizioni è uscita con grave ritardo.
La Circolare Ministeriale sulle iscrizioni è uscita con grave ritardo. Il ritardo di emanazione di per sé ha già creato, e creerà ancora, confusione e sconcerto presso gli studenti, i genitori e gli operatori scolastici, chiamati ogni anno a gestire, in tempi impossibili, incombenze e scadenze sempre più ravvicinate rispetto alle comunicazioni che provengono dall’alto.
I Dirigenti Scolastici, come figura di vertice dell’Istituzione Scolastica su cui gravano le responsabilità di scelte immediate, sono oggi chiamati a fare l’impossibile: in poco tempo – quindici giorni - debbono applicare, su ordine gerarchico del MIUR, di cui d’altra parte è espressione una Circolare, una normativa che ancora non c’è.
L’inesistenza di una normativa da applicare, che è la condizione minima di fattibilità di qualsiasi progetto che abbia a protagonista l’Istituzione, produce una Circolare densa di contraddizioni e di indicazioni fra loro contrastanti. Tutto ciò mette a dura prova i Dirigenti Scolastici chiamati a gestire indicazioni per nulla chiare e ad adottare delle scelte che sembrano pacifiche solo nella prosa del Ministero.
Non si può ordinare ai Dirigenti Scolastici del settore formativo di base di comunicare ai genitori che le iscrizioni avverranno su modelli orari nuovi, ancora in discussione, “fermo restando il riferimento, in via orientativa, agli assetti didattico-organizzativi attualmente vigenti”. Cosicché l’invito ad utilizzare la modulistica dell’anno passato da compilare solo per “le scelte da esprimere con immediatezza” sembra una indicazione di applicare solo parzialmente la normativa vigente allo scopo di anticipare confusamente i modelli della normativa futura.
Né si può ordinare ai Dirigenti Scolastici della scuola primaria di comunicare ai genitori di iscrivere i figli ad “una struttura oraria articolata sugli orari aggiuntivi “ che “trova piena corrispondenza con le quantità orarie del tempo pieno”.
Il Dirigente Scolastico, in quanto rappresenta la certezza dell’ Istituzione e promuove corretti rapporti con la cittadinanza, non può essere chiamato a proporre “quote orarie” ma modelli didattici ed offerte formative certe che scaturiscono da una elaborazione della comunità scolastica.
Parimenti al Dirigente Scolastico della Scuola Secondaria di primo grado non si può ordinare di accettare iscrizioni tramite internet e contemporaneamente su modelli cartacei, pena la impossibilità di verificare la veridicità delle iscrizioni stesse e di assolvere alla vigilanza sull’osservanza del “diritto-dovere” all’istruzione. Per non parlare dell’ incombenza, a carico sempre del Dirigente Scolastico, di vigilanza su di un Istituto nuovo, il “diritto-dovere” che sostituisce l’obbligo scolastico abolito, e per la cui definizione sostanziale la stessa Legge Moratti rinvia a Decreti attuativi ad oggi neppure in discussione.
Nel contempo allo stesso Dirigente si fa carico di “una attenta ricognizione sulle scelte” degli studenti “al fine di individuare eventuali defezioni”, quasi che su di esse i Dirigenti delle Scuole avessero eventuale potestà di intervento, dal momento che per l’abolizione dell’obbligo scolastico, purtroppo i quattordicenni possono anche non iscriversi a nessuna struttura scattando solo al compimento del quindicesimo anno il “diritto-dovere”, in seguito all’abolizione della Legge 9/1999.
In conclusione. I Dirigenti Scolastici dovranno saggiamente gestire, insieme con gli organi scolastici, una materia che viene scaricata su di essi, provando a rimediare all’incapacità e alla faciloneria con cui si fanno forzature sulla pelle degli operatori e della scuola reale.
Alle famiglie, a nostro avviso, si dovrà comunicare che le iscrizioni si fanno, come in uno dei passaggi contraddittori della Circolare si dice, avendo a riferimento “gli assetti didattico-organizzativi attualmente vigenti”, e che solo in seguito, quando il potere politico-burocratico-amministrativo si sarà chiarito le idee, si daranno comunicazioni precise.
La CGIL Scuola sta dalla parte dei Dirigenti Scolastici e ne sosterrà le decisioni che nella loro autonomia essi assumeranno, congiuntamente agli altri organi responsabili della scuola, a tutela dei bambini e dei ragazzi, dei genitori, della scuola che dirigono e dei suoi operatori.
E ad essi danno appuntamento alla grande manifestazione di Piazza Esedra a Roma alle ore 14 di sabato 17 gennaio perché il Decreto e la Circolare vengano ritirati.
Roma 15 1 2004