Toscana: dichiarazione Ass. Simoncini sulle risorse del Fondo Sociale Europeo
Rischi di riduzione dei finanziamenti Fse per occupazione e competitività
Simoncini: "La Toscana manterrà la sua quota di partecipazione ai programmi"
Anche se i finanziamenti europei per la competitività regionale e l'occupazione dovessero subire una riduzione a causa del braccio di ferro sul bilancio Ue, la Regione Toscana non diminuirà la sua quota di partecipazione ai programmi e invita il governo italiano a fare altrettanto: lo ha detto oggi a Bruxelles l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, sottolineando che si tratterebbe di un gesto coerente volto a scongiurare la moltiplicazione dell'impatto negativo dei tagli dei fondi imposti da alcuni Stati membri, che altrimenti rischierebbero di compromettere in Toscana il raggiungimento degli obiettivi della strategia di Lisbona. "Al governo, di cui abbiamo apprezzato la ferma difesa della proposta di prospettive finanziarie della Commissione europea - ha detto Simoncini -, chiediamo quindi di essere conseguente e di confermare nei fatti la sua volontà di salvaguardare il ruolo del Fondo sociale europeo (Fse), strumento indispensabile per realizzare gli investimenti nei settori dell'istruzione e della formazione". La proposta è stata fatta nel corso del seminario dedicato al rafforzamento della cooperazione interregionale nel campo delle politiche del lifelong learning, promosso dall'European Association of Regional and Local Authorities for Lifelong Leaning (Earlall) - di cui Simoncini è membro del Consiglio di amministrazione - in collaborazione con il Comitato delle Regioni, al quale è intervenuto il direttore generale della DG Istruzione e Cultura della Commissione europea, Nikolaus van der Pas. Alla Commissione europea Simoncini ha formulato due richieste: maggiore attenzione alla dimensione regionale e definizione di una politica europea di trasferimento dell'innovazione a favore delle politiche del lifelong learning dei governi regionali e locali. Reclamare maggiore attenzione alla dimensione regionale, ha ricordato Simoncini, significa mettere l'accento su una questione non solo territoriale ma di governo reale, in quanto l'attuazione delle politiche del lifelong learning dipende ormai dovunque in Europa, anche se in misura diversa, da governi regionali e locali eletti dalla popolazione e sempre meno da articolazioni decentrate dei governi centrali". E i nuovi programmi europei, se vorranno dare risposte concrete alle strategie di costruzione e arricchimento del capitale.