
20 marzo 2025: giornata nazionale di mobilitazione per l’università pubblica
Gli Stati di agitazione dell’Università e le Assemblee Precarie Universitarie convergono per chiedere risorse e diritti, contro il DdL 1240, i tagli e la precarizzazione


La FLC CGIL condivide, sostiene e partecipa convintamente alle iniziative di mobilitazione del prossimo 20 marzo 2025, nello spirito unitario promosso dagli Stati di agitazione dell’università. Pubblichiamo quindi il loro comunicato e la lista delle iniziative (in aggiornamento) che si terranno nei diversi atenei, organizzate da Assemblee Precarie Universitarie, Assemblee di Ateneo, Coordinamenti e comitati universitari nei diversi territori.
Il 20 marzo 2025, mentre la CRUI e l’ANCI celebrano, insieme alla Ministra Bernini, la Giornata Nazionale delle Università con l’evento Università Svelate, noi non possiamo tacere di fronte all’ipocrisia di queste celebrazioni. Mentre nelle sale ovattare si susseguono incontri e workshop volti a costruire una narrazione patinata del sistema accademico italiano, la realtà che viviamo ogni giorni racconta tutt’altro: tagli indiscriminati al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per un totale di 1,2 miliardi di euro, con 500 milioni già sottratti nel 2024 e altri 700 in arrivo nel triennio 2025-2027; riforme che precarizzano il nostro già precario lavoro, svilendoci ulteriormente. Questi tagli non sono solo cifre su un bilancio già misero: rappresentano vite precarie, il progressivo smantellamento dell’università pubblica e della ricerca a vantaggio della telematizzazione della formazione, degli interessi del mercato e del complesso militare-industriale.
L’università che vorrebbero raccontare il 20 marzo è un’illusione. Dietro le immagini di progresso e innovazione si cela un sistema che sfrutta migliaia di ricercatori e docenti precari, relegandoli a contratti a tempo, senza garanzie e senza prospettive. E’ un sistema che chiude le porte al diritto allo studio, costringendo intere generazioni di studentə a scegliere tra l’indebitamento e la rinuncia alla formazione. È un sistema che abdica alla propria funzione pubblica, piegandosi agli interessi privati e multinazionali, trasformando la conoscenza in una merce e l’università in una fabbrica di consenso e sfruttamento.
Noi ci si stiamo. Il 20 marzo si mobilitazione contro precariato e tagli alle risorse sia gli Sati di agitazione dell’università, sia le Assemblee Precarie Universitarie. Riteniamo importante convergere nella stessa giornata e lottare insieme. Il 20 marzo faremo lezioni in piazza e attueremo occupazioni simboliche per denunciare questa situazione inaccettabile. Non ci accontenteremo di promesse vuote o rassicurazioni di facciata. Esigiamo azioni concrete e immediate, a partire dal ritiro del Ddl 1240 sul preruolo universitario, a fondi straordinari per contrastare l’emorragia di precari espulsi al termine di contratti PON e PNRR. Non si può continuare a tollerare questa deriva.
Invitiamo studentesse e studenti, ricercatori e ricercatrici, docenti, il personale tecnico amministrativo e chiunque creda in un’università pubblica, libera e di qualità a unirsi a noi in questa mobilitazione nazionale. È il momento di agire. È il momento di difendere il futuro dell’istruzione e della ricerca da ulteriori svendite. Il 20 marzo non sarà una giornata di celebrazione dell’università che vogliono loro: sarà una giornata di lotta per l’università che vogliamo e che meritiamo tutti e tutte.
Stati di agitazione dell’Università
INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE NEGLI ATENEI, IN AGGIORNAMENTO
Torino: ore 10, flash mob Campus Einaudi; ore 14 assemblea pubblica Riprendiamoci l’università (Rettorato Unito); ore 18, aperitivo precario, Palazzo nuovo
Genova: iniziativa Assemblea Precaria Universitaria in definizione; ore 18.45, Aperitivadi, Piazza San Giorgio 1
Milano Bicocca: ore 8.30, Piazza della Scienza, Lezioni in Piazza; ore 12, consegna lettera aperta a Rettrice e Presidentessa CRUI; ore 15-17 (U6) Tavoli di lavoro
Bergamo: ore 17, Assemblea di ateneo in aula 9 sede Pignolo
Trento: mattina, volantinaggi in città; ore 16.30, assemblea pubblica a Sociologia; ore 19, aperitivo precario davanti al Rettorato
Padova: ore 15, sit in nei Dipartimenti (via Beato Pellegrino, Liviano, Psicologia, Geoscienze); ore 17, Assemblea pubblica Verso lo sciopero generale dell’Università (Palazzo del Bò)
Venezia: 20 marzo: volantinaggi e quarti d’ora accademico-critici nelle aule e nelle biblioteche; 25 Marzo ore 17.30, Tavola rotonda Università oggi e domani (Aula MF4 San Basilio)
Bologna: ore 8 Presidio in Rettorato; ore 10.30 conferenza stampa; ore 14 Autocoscienza precaria: verso lo sciopero (Piazza Scaravilli); ore 16 disarm university! (Piazza Scaravilli)
Firenze: ore 10, Polo di Novoli, Passeggiata rumorosa e assemblea pubblica
Siena: ore 11, Liberà università, assemblea precaria in dialogo con Tomaso Montanari (aula 21, StraSiena); ore 15, Anticlosing day (Corte del Rettorato Unisi)
Pisa: 17, 18 e 19 marzo, lezioni in piazza; 20 marzo, ore 10, ritrovo in Piazza Dante
Perugia: ore 9/12, Assemblea aperta Università bene comune, Piazza Grimana
Roma: al mattino, lezioni all’aperto nei tre atenei (Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre); ore 16.30: assemblea cittadina in Sapienza; ore 18: aperitivo precario
Napoli: ore 10 Scosse accademiche (raccontiamo le ragioni della protesta nei dipartimenti); ore 15 Tour irriverente delle rovine universitarie napoletane (azioni, lezioni aperte, interventi: ore 15 Porta di massa; ore 16.30 San Domenico); ore 18, Precarietà svelata (San Marcellino)
Bari: lezioni all’aperta nel corso della giornata (Piazza Cesare Battisti, Piazza Umberto, spazi aperti del Campus)
Lecce: ore 11, presidio presso Studium 2000, Via Di Valesio
Catania: ore 16, consegna al rettorato della mozione dell'assemblea firmata da assegnisti, ricercatori, docenti dell'ateneo. Piazza Università, 1
Palermo: CUIR Tour, l’università va in Piazza; lezioni nella città (ore 9.30 Foro Italico; ore 11.30 piazza Mangione; ore 12.30 piazza Bellini; ore 14.30 piazza Bologni)