AFAM: incontro tecnico del 17 luglio con il Ministero
Mobilità e schema DPR su programmazione e reclutamento del personale docente.
Si è svolto martedì scorso l’incontro presso il Ministero tra i Sindacati e l’Amministrazione per affrontare, come da precedente accordo, la questione mobilità e schema di DPR riguardante la programmazione del sistema dell’AFAM e reclutamento del personale docente.
Presenti tutti i Sindacati, l’Amministrazione ha riconfermato quanto già anticipato anche dal Sottosegretario Dalla Chiesa, ovvero la volontà di procedere a definire un nuovo contratto che disciplini la mobilità del personale docente, tecnico e amministrativo con criteri e modalità assolutamente innovative, legati a requisiti e competenze rispondenti alla nuova offerta formativa attivata oramai in tutte le accademie e i conservatori di musica.
Anche quest’anno si ripete lo scenario già visto negli scorsi anni nei confronti del quale la FLC Cgil ha rimarcato il grave disagio conseguente alla non attuazione della riforma e, ovviamente, l’impossibilità di “smontare” un contratto sulla mobilità che, seppur datato nel tempo, di fatto è ancora attuabile perché
nulla si è compiuto! Se da una lato è vero che il contesto è cambiato perché tutto il sistema sta sperimentando il nuovo (le sperimentazioni sia sui contenuti che nella struttura (3+2) sono presenti in tutte le istituzioni) è però ancora più vero che di fatto nessuna decretazione è giunta a compimento. Sarebbe del resto assai complicato sostenere le ragioni di nuove regole quando la disponibilità delle cattedre per i conservatori si riferisce agli ordinamenti del 1930 e quella delle accademie alle materie del decreto datato 1979!
Pertanto, la FLC pur consapevole che ci sono urgenze da risolvere, quali ad esempio la possibilità di rendere esigibili titoli e competenze professionali coerenti con le nuove esigenze didattiche, di regolamentare più opportunamente la disciplina della legge 104 (precedenze, riserve, ecc…), la possibilità di mobilità tra tutte le istituzioni dello stesso settore, ovvero tra Conservatori di Musica e Istituti Musicali Pareggiati, ecc.., non ha potuto fare altro che constatare l’impossibilità di mettere mano al contratto sulla mobilità vigente nei passati anni accademici.
A questo punto si potrebbe tranquillamente riprendere il comunicato dello scorso anno perché le argomentazioni sono le stesse, con l’aggravante che siamo tutti più vecchi di un anno e non per colpa del Sindacato!
Rimangono presenti i problemi conseguenti al cosiddetto “congelamento delle cattedre”, atto di competenza delle istituzioni (consigli accademici in particolare) nei confronti del quale abbiamo chiesto la massima trasparenza.
Il Ministero ha comunicato che su 660 posti disponibili e vacanti per il prossimo anno accademico, le cattedre non disponibili per il trasferimento definitivo (congelate) ma solo per quello temporaneo, sono 65. Se guardiamo i numeri, il dato si attesta a percentuali contenute; anche in questo caso si tratta però di avere la garanzia che il tutto sia avvenuto con il massimo coinvolgimento degli organi istituzionali e sia finalizzato a sostenere l’offerta formativa programmata per il prossimo anno accademico.
Quindi, a breve uscirà l’ordinanza con la tempistica aggiornata e compatibile con la pausa feriale.
La riunione, seppure con molte difficoltà, è proseguita sull’altro tema all’ordine del giorno: schema di DPR su programmazione del sistema e reclutamento dei docenti.
La FLC ha rappresentato l’esigenza che innanzitutto lo sviluppo del sistema sia fortemente orientato a privilegiare il “pubblico” prima di aprire ad accreditare soggetti privati. Se appare condivisibile pensare alla razionalizzazione del sistema e all’individuazione di punti di aggregazione ed eccellenza, ma anche di nuova istituzione soprattutto per quei settori che hanno una sola istituzione statale (Accademia Nazionale di Danza e Accademia Nazionale Arte Drammatica), l’operazione va fatta con molta cautela e soprattutto non prima di aver organizzato funzionalmente l’esistente: ad esempio non sono citati i musicali pareggiati che versano in condizioni finanziarie difficilissime, per i quali si deve prevedere in primis la statalizzazione o, in alternativa, la garanzia di maggiori flussi finanziari dedicati alla loro valorizzazione.
Il possibile sviluppo del sistema sarebbe messo fortemente in discussione se orientato alla nascita di nuovi corsi in sedi decentrate, al riconoscimento di soggetti non obbligati da vincoli ordinamentali e istituzionali identici a quelli delle istituzioni statali; inoltre, sarebbe in netta contrarietà alla logica che il Ministero sta contrastando per l’Università: la frammentazione e la proliferazione di sedi a totale discapito della qualità.
Il DPR deve dare criteri e possibilità di sviluppo concreto nel campo della produzione e della ricerca artistica e definire puntualmente regole e finalità delle possibili Fondazioni, Consorzi, ecc…, quali enti strumentali finalizzati a sostenere e valorizzare le istituzioni ed essi collegati. In quest’ottica la FLC ha chiesto che al personale di dette istituzioni sia applicato il contratto dell’AFAM.
L’incontro ha avuto un seguito colloquiale su argomenti che, invece, devono essere affrontati in maniera sistematica per consentire ai soggetti coinvolti di esprimere pareri tecnici in un contesto ufficiale.
Il Direttore Generale ha poi esposto in maniera discorsiva i criteri e le finalità dello schema di DPR – Titolo II - relativo al reclutamento del personale docente rappresentando un sistema che dovrà dotarsi di tutti gli strumenti possibili per essere al passo coi tempi, attrarre nuove competenze, favorire l’interazione con il mondo e i protagonisti della produzione artistica qual condizione necessaria di sviluppo del sistema: tra questi, ha sottolineato che le future dotazioni organiche degli istituti non dovranno essere totalmente coperte da personale stabilizzato ma si dovrà prevedere una quota pari almeno al 20% dell’organico da destinare a personaggi individuati per chiara fama.
Dopo un disordinato confronto, si è deciso di procedere ad un ulteriore approfondimento in modo da consentire al Sindacato di formulare proposte scritte che speriamo siano utili e propedeutiche alla stesura finale del DPR.
Prima di chiudere la riunione, è stato comunicato che il Ministero sta predisponendo un decreto relativo all’attribuzione ai docenti incaricati della direzione del compenso previsto dal DPR 132 - art. 6 - e determinato in circa € 12000.
Roma, 19 luglio 2007