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AFAM e CCNL del comparto “Istruzione e Ricerca”: incontro con la ministra Messa sull’atto di indirizzo

Recepite molte proposte avanzate nei mesi scorsi delle organizzazioni sindacali. Non mancano le criticità.

07/07/2021
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Il 7 luglio 2021 si sono svolti una serie di incontri tra la Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e le organizzazioni sindacali per una discussione sulla bozza di atto di indirizzo predisposto dal ministero per il rinnovo del CCNL del comparto “Istruzione e Ricerca” per le sezioni AFAM, ricerca e università.

Riguardo all’Alta Formazione Artistica e Musicale, la Ministra nel suo intervento introduttivo, ha puntato sulla necessità di arrivare ad un CCNL che valorizzi un settore strategico per lo sviluppo sociale, culturale ed economico dell’intero Paese nei prossimi anni. A tal fine è necessario prevedere risorse finanziarie congrue per superare il gap salariale del personale che opera nell’AFAM tenuto conto delle specificità e del valore professionale richiesto per l’espletamento delle funzioni anche in relazione ad analoghe realtà europee. Ha sottolineato come l’impegno del MUR per la crescita, lo sviluppo e l’innovazione del settore AFAM, avviato dal Ministro Manfredi, continuerà a partire dalla completa attuazione delle disposizioni previste dalla Legge di bilancio 2021.

La FLC CGIL nel suo intervento ha espresso apprezzamento per le parole della Ministra Messa e per il fatto che il MUR abbia accolto nello schema di atto di indirizzo, una parte cospicua delle proposte avanzate nei tavoli tecnici a partire dall’incontro del 30 aprile scorso.

Non mancano elementi di criticità.

Pur condividendo l’obiettivo di ridurre il gap salariale di cui soffre il personale del settore, non è affatto chiara la quantificazione delle risorse ulteriori per raggiungere questo risultato.

Si insiste sul tema della performance individuale e quindi sulla “competizione fra individui” che umilia il lavoro e non produce alcuna spinta innovativa, mentre l’orizzonte dovrebbe essere quello della cooperazione/collaborazione fra i vari addetti e le diverse professionalità.

Non si fa cenno alla regolamentazione della prestazione lavorativa in didattica a distanza (che non può essere definita come una sottocategoria del lavoro agile). Ignorato il tema dei contratti atipici.

La mobilità rimarrebbe materia di confronto e non di contrattazione integrativa nazionale.

Abbiamo inoltre manifestato contrarietà riguardo alla previsione di accorpare la regolamentazione del lavoro degli accompagnatori al pianoforte, di clavicembalo e di tecnico di laboratorio, con il rinnovo del CCNL 2019/2021. Come previsto dall’art. 1 comma 892 della Legge 178/21 occorre attivare un’apposita sequenza contrattuale correlata al triennio 2016/2018.

La FLC ha chiesto, infine, un forte coinvolgimento del ministero nel momento della trattativa che si aprirà all’Aran affinché il nuovo CCNL sia frutto di un confronto approfondito e con tempi congrui.

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