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AFAM: dal 20 al 27 aprile le istituzioni possono inserire l’ampliamento delle dotazioni organiche

L’istituzione di cattedre comporta una proporzionale riduzione di incarichi esterni o didattica aggiuntiva. Per le istituzioni statizzate occorre attendere un ulteriore provvedimento.

17/04/2023
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Il Ministero dell’Università e della Ricerca con la nota 4715 del 13 aprile 2023 comunica le modalità di inserimento da parte delle istituzioni AFAM già statali al 31 dicembre 2022, di nuovi posti senza sopprimerne alcuno (ossia usando solo economie di spesa o risparmi).

L'inserimento deve essere trasmesso utilizzando la procedura “Ampliamento organico”, disponibile nell’area riservata a partire dal 20 aprile 2023 e fino alle ore 15:00 del 27 aprile 2023.

Nell’ambito di tale procedura le istituzioni troveranno:

  • l’importo aggiornato delle economie di spesa o dei risparmi disponibili, che tiene già conto delle conversioni deliberate e già caricate nella piattaforma “Delibere organico”;
  • l’indicazione del costo medio equivalente di ciascun profilo, già aggiornato in seguito alla stipula della parte economica del nuovo CCNL 2019-2021, che consente l’inserimento del numero di nuovi posti per ciascuna qualifica verificando che il totale rientri nel budget disponibile.

L’eventuale ampliamento di organico può riguardare sia posti amministrativi che cattedre di docenza. Nel caso di istituzione di posti dei docenti occorre che la delibera approvata dia atto della proporzionale riduzione degli incarichi esterni o delle ore di didattica aggiuntiva.

La nota chiarisce inoltre che:

  • l’ISSM “G. Braga” di Teramo NON dovrà inserire in piattaforma l’ampliamento di organico già deliberato in seguito alla trasmissione del decreto interministeriale 1138/2022;
  • l’ISIA di Firenze, avendo modificato l’ampliamento già deliberato, dovrà caricare in piattaforma l’intero ampliamento di organico di cui al D.I. 1138/2022 in totale sostituzione di quanto già caricato, nonché la nuova delibera che annulla e sostituisce la precedente;
  • l’ISIA di Urbino dovrà caricare nuovamente l’ampliamento deliberato.

Gli ampliamenti di organico dovranno essere approvati con decreto del MUR, previo concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Dipartimento della funzione pubblica. Solo dopo la registrazione di tali decreti, i posti entreranno a pieno titolo nelle dotazioni organiche.

L’ampliamento definito dalla nota 4715/23 non riguarda le istituzioni statizzate dal 1° gennaio 2023. Per tali istituzioni, per le quali sono a disposizione 3,5 milioni di euro, occorre attendere l’adozione di uno specifico decreto di riparto del MUR previo concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.

Ricordiamo che laddove i nuovi posti siano stati inseriti nella piattaforma “Delibere organico” in corrispondenza della soppressione di altri posti (conversione), non sono necessari ulteriori adempimenti.