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Mobilità AFAM: incontro all'Aran su art. 8 CCNL 4/8/2010

Il prossimo incontro è stato programmato per la fine del mese di marzo.

10/03/2011
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FLC CGIL - CISL UNIVERSITA' - UIL RUA

L’incontro è stato un primo approccio interlocutorio utile alla ricognizione normativa e alla messa a fuoco delle problematiche inerenti alla mobilità del personale docente, tecnico e amministrativo delle istituzioni dell’AFAM ai sensi dell’art. 8 del CCNL 4/8/2010.

La trattativa proseguirà in altro incontro programmato per la fine di marzo.

L’incontro convocato dall’ARAN, su sollecitazione sindacale, per il momento è servito a descrivere il quadro della situazione e porre in evidenza le problematicità inerenti la mobilità del personale nel comparto dell’AFAM.

Tutti i Sindacati presenti hanno ricordato che il ritardo nell’avvio della trattativa, (l’art.8 CCNL 4/8/2010, prevede infatti che “…omissis…le Parti contraenti individueranno con apposita sequenza contrattuale presso l’ARAN, da avviare entro tre mesi dalla sottoscrizione del presente CCNL….”) dovrà essere recuperato per fare in modo che il contratto sia attivo ed efficace fin dal prossimo anno accademico.

La delegazione ARAN non si è presentata con una proposta ma ha precisato che l’incontro è stato programmato per “ascoltare” le osservazioni dei Sindacati per poi, dopo un confronto puntuale con il MIUR,  ritornare ad affrontare la trattativa nel merito e con cognizione di causa. I dirigenti presenti hanno precisato che sarà necessario “bilanciare” il contratto della mobilità del 2002 con  gli ultimi atti normativi introdotti dall’attuazione della riforma.

Prima di entrare nello specifico della problematica dell’art. 8, FLC CGIL, CISL UNIVERSITA’ e UIL RUA - hanno evidenziato il disagio e rappresentato la protesta per il mancato rispetto degli impegni che la Parte Pubblica (Ministri MIUR, FP e MEF) ha assunto in occasione della stipula del CCNL il 4/8/2010 laddove con la formula dell’art.18 - Sequenza contrattuale - si è convenuto che sarebbero stati messi a disposizione del comparto € 8,5 mln, tutti già nelle casse del MIUR e in attesa dell’atto normativo che ne ratifichi la destinazione. Da Viale Trastevere purtroppo non sono ancora giunti segnali concreti di rispetto dei patti e in ogni modo non è intenzione del Sindacato abbassare la guardia: i contratti sottoscritti devono essere onorati, i lavoratori del comparto meritano ben altra considerazione.

Venendo alla tematica oggetto dell’incontro, FLC CGIL, CISL UNIVERSITA’ e UIL RUA hanno osservato quanto segue:

  • la tematica “mobilità” va affrontata in relazione alle novità introdotte dall’attuazione della legge di riforma n. 508/99 la quale sembrerebbe giungere a compimento con l’emanazione del DPR su reclutamento e sviluppo del sistema, previsto in un futuro prossimo. Lo stesso art. 8 è stato pensato e scritto perché  la mobilità del personale sia prevista e strutturata per agevolare il consolidamento del sistema, valorizzare le professionalità nel rispetto della programmazione dell’offerta formativa: art.8 CCNL 4/8/2010“…omissis… le Parti contraenti individueranno con apposita sequenza contrattuale presso l’ARAN, da avviare entro tre mesi dalla sottoscrizione del presente CCNL, le forme più appropriate per favorire l’incontro tra competenze ed aspirazioni dei singoli insegnanti e le esigenze formative che i processi innovativi fanno maturare nelle singole istituzioni…”
  • il contratto utilizzato per la mobilità dell’anno accademico in corso risale al 2002 e dunque è necessario conoscere se  possa continuare a valere, e in che misura, anche per gli anni successivi qualora non si addivenisse ad un nuovo accordo con l’ARAN
  • c’è bisogno di fare chiarezza giuridica in relazione alle novità introdotte dal DPR 132/2003 con il quale è stata attribuita l’autonomia alle istituzioni, e di conseguenza capire se sia possibile prospettare una mobilità gestita dalle singole sedi o se invece si debba mantenere un sistema centralizzato presso il MIUR
  • per il personale docente, con l’inquadramento nei settori disciplinari, si dovranno scrivere le regole  certe che possano garantire la valorizzazione del percorso professionale, prevedendo procedure di mobilità orizzontale da settore a settore e verticale tra le fasce della docenza
  • la mobilità del personale docente dovrà dotarsi di nuovi criteri di trasparenza e di oggettività affinché le esigenze dei singoli trovino soddisfazione unitamente a quelle delle istituzioni
  • come si pensa di affrontare la questione mobilità in relazione a tutte le istituzioni del comparto AFAM, compresi gli ex Istituti Musicali Pareggiati,
  • come e dove si collocano le tutele riconosciute da leggi speciali quali ad es. la legge 104.

FLC CGIL. CISL Università e UILRUA hanno ribadito con forza la necessità di fare decisivi passi in avanti per valorizzare le peculiarità del comparto. Il contratto che disciplina la mobilità dal 2002,  presentato dall’ARAN quale punto di partenza  per la discussione, va necessariamente rivisto perché non risponde più alle esigenze del personale e nemmeno alle caratteristiche e ai bisogni del sistema riformato.

L’ARAN nella persona del Vice Commissario ha chiesto tempo per raccordarsi con il Ministero e ricevere maggiori chiarimenti e riferimenti normativi puntuali rispetto anche alle questioni poste dai Sindacati; ha confermato che c’è volontà di procedere in modo costruttivo e  ha condiviso le preoccupazioni emerse nel corso dell’incontro per una situazione complessa, che intreccia norme specifiche che ci distinguono da altri settori della Pubblica Amministrazione.

Il confronto con il Ministero sarà anche l’occasione per acquisire eventuali novità in merito alla questione posta sulla Sequenza ex art.18.

A più riprese è emersa la questione “badge” - parere espresso dall’ARAN e trasmesso alle istituzioni con qualche forzatura da parte del MIUR - richiesta di interpretazione autentica presentata dall’UNAMS e ancora in attesa di risposta. A questo proposito, l’ARAN ha informato di una lettera del Ministero della Funzione Pubblica nella quale si comunica che a parere di quell’Ufficio non si ravvisano le condizioni per dar corso alla procedura richiesta e che in ogni modo, si dovranno esprimere tutti i Ministeri competenti - MIUR e MEF - onde consentire all’ARAN di convocare le parti.  Ad maiora!

L’incontro è stato aggiornato all’ultima settimana di marzo.

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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