Piano Nazionale di Formazione dei docenti della scuola: il ruolo delle istituzioni AFAM
Nota informativa del Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca.
Come è noto le Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale rappresentano enti qualificati per la formazione del personale docente della scuola (art. 1 comma 5 della Direttiva 170/16 sull’accreditamento degli enti di formazione).
Il Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca con la nota interna 3490 del 23 novembre 2016, inviata ai presidenti delle conferenze dei direttori e dei presidenti delle Accademie di belle arti e dei Conservatori di Musica, nonché all’Accademia Nazionale di Danza e all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, ricorda che il comma 121 della Legge 107/15, ha previsto l’istituzione della Carta Elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, dell’importo nominale di € 500,00, spendibili anche per attività formative erogate dalle istituzioni AFAM (diplomi accademici, corsi brevi, ecc.).
Tenuto conto della particolare modalità di pagamento dei servizi offerti mediante la generazione di specifici buoni acquisto da parte del docente interessato sul sito https://cartadeldocente.istruzione.it, la nota 3490/16 invita le istituzioni AFAM a registrarsi sul medesimo sito nell’area esercenti, accedendo attraverso le proprie credenziali Fisconline o Entratel di accreditamento ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Tale operazione è indispensabile affinché i docenti interessati possano utilizzare l’importo della Carta anche per le attività formative realizzate dalle istituzione AFAM.
La nota si conclude con l’auspicio di una significativa adesione all’iniziativa “tenuto conto che lo sviluppo professionale continuo dei docenti” rappresenta uno dei pilastri del Piano Nazionale per la formazione 2016-2019. Ad oggi l’invito non sembra essere stato accolto: nessuna istituzione AFAM risulta registrata sul portale della carta del docente, a riprova della farraginosità della procedura e della scarsa fiducia nella bontà dei processi messi in atto dal MIUR in tema di formazione.