PNRR e “Orientamento attivo nella transizione scuola-università”: le ricadute sull’AFAM
Investimenti complessivi per 250 milioni di euro. Percorsi di 15 ore per gli studenti degli ultimi 3 anni della scuola secondaria di secondo grado. Previsto il coinvolgimento di un milione di studenti.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato nei giorni scorsi il Decreto Ministeriale 934 del 3 agosto 2022 relativo all’“Orientamento attivo nella transizione scuola-università” – nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università” – Investimento 1.6, finanziato dall’Unione europea. In particolare il decreto disciplina
- le modalità attuative dell’investimento da parte delle istituzioni universitarie e afam
- i criteri di riparto delle risorse stanziate
- le modalità di monitoraggio delle risorse assegnate.
Per la parte afam il decreto non risulta essere stato sottoposto all’attenzione del CNAM ed è stato elaborato da un Comitato Tecnico Scientifico costituito con decreto del Segretario Generale del 18 maggio 2022, n. 831, composto da rappresentanti del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Ministero dell’Istruzione, nonché da esperti nelle tematiche dell’orientamento universitario. Non sono noti i componenti di questo CTS e neppure la documentazione prodotta.
Il decreto entrerà effettivamente in vigore dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti.
Ricordiamo che
- i percorsi di orientamento all’istruzione universitaria e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica, sono regolati dal D. Lgs. 21/08
- tali percorsi, si inseriscono strutturalmente negli ultimi tre anni di corso della scuola secondaria di secondo grado (in precedenza negli ultimi due anni) (art. 14 comma 6 del DL 36/22)
Di seguito la sintesi dei principali contenuti
Finalità
La finalità dell’investimento è quella di facilitare e incoraggiare il passaggio dalla scuola secondaria superiore all'università e all’afam e di ridurre il numero di abbandoni universitari, contribuendo in tal modo all'aumento del numero dei laureati.
Attività previste
L’investimento prevede, previa stipula di apposita convenzione con le scuole
- l’organizzazione di corsi di orientamento della durata di 15 ore ciascuno da somministrare, secondo i relativi programmi, con modalità curricolare o extracurricolare e per almeno 2/3 in presenza, agli alunni iscritti agli ultimi 3 anni della scuola secondaria superiore di secondo grado
- la possibilità di coinvolgere le insegnanti e gli insegnanti della scuola secondaria superiore, in modo che, successivamente, l'orientamento possa continuare a essere impartito da personale interno alle scuole superiori.
I corsi di orientamento sono progettati, programmati e realizzati dalle Istituzioni della formazione superiore. Essi non possono avere finalità auto promozionali della singola Istituzione, ma hanno l’obiettivo di consentire all’alunno di
- conoscere il contesto della formazione superiore e del suo valore in una società della conoscenza,
- informarsi sulle diverse proposte formative quali opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive;
- fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico;
- autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze
- consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale;
- conoscere i settori del lavoro, gli sbocchi occupazionali possibili nonché i lavori futuri e il collegamento fra questi e le conoscenze e competenze acquisite.
I corsi possono essere tenuti da professoresse e professori, da ricercatrici e da ricercatori universitari, da docenti delle Istituzioni AFAM e da esperte ed esperti di elevata qualificazione nelle attività oggetto dello specifico programma di orientamento.
L’organizzazione dei corsi deve favorire e promuovere la partecipazione degli studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento e la parità di genere.
Al termine dei corsi, sulla base della partecipazione ad almeno il 70% delle ore del percorso, viene rilasciato all’alunno/a un apposito attestato di frequenza.
Target
È previsto il coinvolgimento di 1 milione di studenti fino all’a.s. 2025/26. Gli alunni partecipanti a un corso di orientamento sono conteggiati una sola volta nel periodo 2022-2026, anche nel caso in cui prendano parte a più corsi di orientamento o nel caso in cui partecipino in anni scolastici differenti.
Nella tabella che segue i target da conseguire per anno scolastico
TABELLA 2: TARGET UE - Numero di alunni degli ultimi tre anni della scuola media superiore frequentanti corsi di orientamento (M4C1-24) |
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Anno scolastico macro ripartizione |
Entro 2022/2023 |
2023/2024 |
2024/2025 |
2025/2026 |
TOTALE |
% |
20% |
30% |
30% |
20% |
100% |
TOTALE |
200.000 |
300.000 |
300.000 |
200.000 |
1.000.000 |
Risorse disponibili
Per l’investimento 1.6, il PNRR stanzia 250 milioni di euro di cui il 40% destinato alle istituzione del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna). Nella tabella che segue la ripartizione delle risorse aree territoriali e per anno scolastico.
TABELLA 1: Quadro delle risorse e dei target di utilizzo per anno scolastico (migliaia di €) |
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Anno scolastico macro ripartizione |
2022/2023 |
2023/2024 |
2024/2025 |
2025/2026 |
TOTALE |
Peso macro ripartizione |
% |
20% |
30% |
30% |
20% |
100% |
|
Mezzogiorno |
20.000 |
30.000 |
30.000 |
20.000 |
100.000 |
40% |
Centro Nord |
30.000 |
45.000 |
45.000 |
30.000 |
150.000 |
60% |
TOTALE |
50.000 |
75.000 |
75.000 |
50.000 |
250.000 |
100% |
Criteri di riparto tra istituzioni Afam
Le risorse sono ripartite tra le Istituzioni con riferimento a ciascuna macro-ripartizione territoriale per ciascuno degli anni scolastici indicati, al fine di valorizzare la capacità di attrazione di nuove immatricolazioni e la riduzione del tasso di abbandono, assicurando a ciascuna Istituzione
- una quota fissa di risorse commisurata ai costi delle attività di orientamento per 60 studenti (15.000 euro);
- una quota variabile proporzionale agli iscritti al primo e agli iscritti al secondo anno nei corsi di diploma accademico di primo livello o a ciclo unico calcolato sulla base dei dati relativi alla più recente rilevazione condotta annualmente dal servizio statistico del Ministero.
A ciascuna Istituzione è annualmente proposta dal MUR una quota del target di alunni corrispondente al peso percentuale delle risorse attribuibili.
Le Istituzioni provvedono a comunicare
a) il programma di orientamento, inclusivo del CUP, dell’accettazione dei finanziamenti e dei target per il successivo anno scolastico
b) i dati relativi al raggiungimento del proprio target per l’anno scolastico di riferimento.
Per programma di orientamento si intende il programma annuale presentato da ciascuna Istituzione relativo ai corsi di orientamento da realizzare per il successivo anno scolastico e al numero di allievi e di scuole da coinvolgere.
Il decreto segnala che le Istituzioni, anche in relazione alle rispettive sedi nell’ambito delle Macroripartizioni territoriali di riferimento, possono attuare congiuntamente i corsi, attraverso apposita convenzione. In questo caso le risorse e i target sono computati come somma delle risorse e dei target attribuiti alle Istituzioni partecipanti. Le risorse vengono attribuite alla Istituzione capofila che provvede altresì ai compiti di comunicazione e monitoraggio previsti dal presente decreto.
Costi dei corsi di orientamento
Il costo complessivo di un corso finanziato con le risorse di cui al presente decreto è pari ad un massimo di 250 euro per alunno, corrispondente a un costo orario pro-capite pari a circa 16,67 euro.
I costi del corso sono relativi
- ai compensi della docenza coinvolta
- alle spese necessarie per l’organizzazione e l’attuazione dello stesso.
Ulteriori eventuali costi sono posti a carico dei bilanci delle Istituzioni.
Il numero degli alunni partecipanti a ciascun corso è definito sulla base
- dell’esigenza di assicurare la qualità dei percorsi e la partecipazione attiva dei frequentanti
- della dimensione delle classi scolastiche
- dell’organizzazione dei percorsi.
Assegnazione delle risorse alle istituzioni
Le risorse sono erogate alle Istituzioni sulla base del monitoraggio dello stato di realizzazione dei target.
Può essere erogato prima dell’inizio di ciascuno dei primi tre anni scolastici un anticipo pari al massimo al 20% delle risorse destinate per il primo anno scolastico e del 10% per ciascuno dei successivi due anni.
Con apposito decreto è adottato lo schema tipo di
a) convenzione tra Istituzioni e Scuole, quali strutture di riferimento dell’alunno destinatario
b) programma di orientamento con gli indirizzi generali del progetto formativo dei corsi
c) attestato da rilasciare agli alunni al termine dei corsi
d) atto di accettazione dei finanziamenti e degli obblighi allo stesso connessi
Mancato utilizzo delle risorse
Le somme eventualmente erogate e non utilizzate saranno recuperate
- mediante restituzione dell’importo da parte dell’Istituzione,
- ovvero, nel caso in cui l’Istituzione non provveda nel termine di 90 giorni dalla richiesta, mediante recupero per compensazione di altre somme destinate alla stessa su capitoli di spesa del bilancio MUR.
Trasmissione dei dati
La trasmissione dei dati e delle informazioni necessarie per l’attuazione delle attività previste avviene esclusivamente per via telematica attraverso il sistema informativo “Orientamento 2026”. Tale sistema informativo assicura la interoperabilità con il sistema ReGiS ai fini dell’adempimento degli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal PNRR.
Provvedimenti successivi
Entro 30 giorni dell’effettiva entrata in vigore del DM 934/22, sarà emanato un specifico decreto della competente direzione generale, con il quale sono definite
- le indicazioni operative necessarie ad assicurare la qualità e la coerenza dei percorsi
- gli obblighi che le Istituzioni devono rispettare
- gli adempimenti cui è tenuto il Ministero al fine di assicurare la corretta attuazione degli interventi
- i termini per la comunicazione dei target relativi al numero di alunni, nonché di corsi e di accordi da sottoscrivere con le scuole e per il monitoraggio del loro raggiungimento, unitamente alle altre informazioni necessarie ai fini dell’attuazione del presente decreto.