Atenei telematici: i sindacati chiedono un incontro urgente al Ministro
Il MIUR istituisce una Commissione nazionale mentre si moltiplicano i segnali di crisi di un settore per lungo tempo deregolamentato.
Agli inizi di giugno il Ministro Maria Chiara Carrozza ha nominato una speciale Commissione di studio sulle problematiche relative alle Università telematiche. Incarico della Commissione è quello di formulare una serie di proposte di intervento per tutelare la qualità dell'offerta formativa degli atenei telematici italiani, spesso al centro di polemiche e forti critiche. La Commissione di studio è composta dai professori Stefano Liebman della Bocconi di Milano, Marco Mancini dell'Università della Tuscia di Viterbo e Presidente della CRUI e dalla dott.ssa Marcella Gargano, Vice Capo di Gabinetto del MIUR. Entro la fine del mese, la Commissione dovrà presentare una relazione finale.
Che gli atenei telematici italiani stiano vivendo una condizione di crisi sembra essere testimoniato da alcune inchieste giornalistiche che hanno messo in evidenza il crollo delle immatricolazioni e da una lunga intervista rilasciata agli inizi di luglio dal Rettore dell’Università Marconi, la prof.ssa Alessandra Briganti, che propone l’istituzione di “una Università statale on line, con la trasformazione immediata di quelle meritevoli, consenzienti ed attualmente funzionanti” sul modello della UNED spagnola. Resta ad oggi attuale la mozione CUN del 1 giugno 2010 concernente le Università telematiche nella quale sono segnalate tutte le maggiori criticità che coinvolgono questi atenei, connesse alla sostenibilità e alla qualità dell’offerta formativa e ad un quadro legislativo inadeguato e che lascia ampio spazio ad interventi discrezionali da parte del Ministero. A questo si deve aggiungere che al venir meno del Consiglio Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU), che aveva avviato un articolato lavoro di valutazione degli atenei telematici che avrebbe dovuto portare al definitivo accreditamento delle strutture, si affianca oggi la non piena operatività del processo di accreditamento e valutazione di corsi e strutture da parte dell’Anvur.
A fronte di una condizione di difficoltà, gli atenei telematici italiani hanno chiesto quest’anno l’attivazione di un elevato numero di corsi di studio – assolutamente non sostenibile con gli organici disponibili e con le programmazioni di nuovo reclutamento. E sono ormai ricorrenti i contrasti tra le amministrazioni di questi atenei e il personale docente sottoposto carichi di lavoro che vanno molto al di là del loro stato giuridico e incompatibili con l’attività di ricerca che caratterizza tutte le Università, comunque intese.
Abbiamo in passato documentato dei pronunciamenti del TAR contro l’approvazione di regolamenti che imponevano carichi di lavoro incoerenti con le leggi vigenti e lo stato giuridico. Su questo tema il CUN ha ribadito che le norme relative allo stato giuridico della docenza universitaria si applicano allo stesso modo per le università statali e non statali, ivi comprese quelle telematiche. Ciò nonostante, in queste settimane si profilano nuovi ricorsi da parte di docenti vessati dai loro atenei.
Appare allora evidente che il sistema universitario telematico italiano attraversi un momento di crisi che può anche avere risvolti drammatici anche in termini occupazionali, con ipotesi di chiusura di corsi e di messa in mobilità del personale. Per tutte queste ragioni la FLC CGIL si è fatta promotrice di una richiesta di incontro urgente tra le organizzazioni sindacali di categoria e il Ministro Maria Chiara Carrozza. Auspichiamo che questo incontro si svolga in tempi rapidi. Siamo convinti che è il momento di definire un quadro regolamentare chiaro per l’operato degli atenei telematici, a garanzia della qualità dell’offerta formativa e dei diritti di studenti e lavoratori.
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Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Prof.ssa Maria Chiara Carrozza
Oggetto: richiesta di incontro
Onorevole Ministro,
in queste settimane Lei ha istituito una commissione di studio ministeriale sulle Università telematiche con l'incarico di formulare una serie di proposte di intervento per tutelare la qualità dell'offerta formativa di questi atenei. La commissione dovrà entro i prossimi due mesi chiudere il proprio lavoro istruttorio.
Gli atenei telematici costituiscono una parte importante del nostro sistema universitario e abbiamo apprezzato la sua iniziativa che pone l’attenzione su un settore che richiede interventi urgenti e una maggiore attenzione politica. Auspichiamo che la commissione possa offrirLe valide indicazioni per la qualificazione e la valorizzazione del settore.
Ciò nonostante, Le chiediamo un incontro specifico sul tema delle università telematiche per illustrarle una serie di criticità che riteniamo richiedano interventi urgenti e che crediamo debbano essere sottoposte all’attenzione della stessa commissione.
In attesa di un Suo riscontro, con osservanza,
FLC CGIL Domenico Pantaleo |
FIR CISL Giuseppe De Biase |
UIL RUA Alberto Civica |