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Camera, Commissione VII: Resoconto della seduta (DdL che istituisce la terza fascia del ruolo dei professori universitari)

Resoconto della seduta(25/01/01)

25/01/2001
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SEDE REFERENTE

Terza fascia del ruolo dei professori universitari.

C. 5980 approvato dal Senato, C. 5495 ANGELONI.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei progetti di legge all'ordine del giorno, rinviato da ultimo nella seduta del 23 gennaio 2001.

Fabrizio BRACCO (DS-U), relatore, chiede ai rappresentanti dei gruppi di pronunciarsi in merito all'ipotesi di lavoro da lui anticipata nel corso della seduta del 23 gennaio.

Giuseppe PALUMBO (FI) fa presente che il suo gruppo non è disponibile ad accordare il trasferimento alla sede legislativa o redigente, pur ritenendo che alcune questioni prospettate dal relatore, come quelle della norma "salva-statuti", siano condivisibili. Esprime invece perplessità sulle altre questioni, del resto sollevate anche dai rappresentanti del mondo accademico.

Maria LENTI (misto-RC-PRO) ritiene che le perplessità espresse dai rappresentanti dei docenti siano condivisibili. In particolare, non è accettabile il fatto che la valutazione per l'accesso alla terza fascia sia predisposta dalle singole università; altrettante perplessità suscita il fatto che il finanziamento del provvedimento risulterebbe a carico del finanziamento ordinario delle università.
Pur auspicando l'approvazione di una norma "salva-statuti", ritiene che non sia possibile approvare una legge contro il parere dei diretti interessati.

Il sottosegretario Luciano GUERZONI fa presente che il Governo si è dichiarato disponibile a sostenere l'iniziativa parlamentare nei termini indicati nelle scorse sedute. Prendendo atto delle posizioni espresse da alcuni gruppi parlamentari, fa presente, tuttavia, che in questo modo si perde un'occasione utile per rispondere ad alcune importanti esigenze del mondo universitario, su cui già il Parlamento aveva avuto modo di esprimersi favorevolmente, come per l'istituzione della terza fascia.
Per quanto riguarda la copertura finanziaria, fa presente che non si sottraggono risorse agli atenei in quanto potrebbe essere utilizzata una parte dell'incremento del fondo ordinario stabilito nella legge finanziaria.

Fabrizio BRACCO (DS-U), relatore, è sorpreso per le continue oscillazioni delle posizioni di alcuni gruppi. Di fatto la posizione di coloro che si oppongono a qualsiasi modifica dell'ordinamento universitario si è coniugata con quella di coloro che pretendono di ottenere il massimo vantaggio possibile dall'approvazione del progetto di legge. Ciò, tuttavia, comporta la paralisi di qualsiasi decisione.
Ritiene anzitutto che non possa essere approvata una sola norma "salva-statuti", svincolata dalla soluzione delle altre principali questioni relative allo stato giuridico. È poi urgente affrontare il problema della formazione dei docenti, al fine di non lasciare scoperta quella parte di tempo che intercorre tra il conseguimento del dottorato di ricerca e l'accesso alla docenza. Per quanto riguarda le osservazioni svolte da alcune associazioni di rappresentanti dei docenti, ritiene che esse non siano in contrasto radicale con le ipotesi da lui avanzate, ma abbiano semplicemente posto alcune questioni ulteriori, come quelle della necessità di soppressione dello straordinariato.
Sulla questione dell'accesso alla terza fascia, fa presente che la sua proposta è stata nel senso di prevedere non lo svolgimento di una vera e propria prova di accesso, ma la valutazione e la verifica delle attività didattica e di ricerca svolte. Pertanto, fa presente al deputato LENTI che tale verifica può essere utilmente svolta dalle università; al contrario, stabilire criteri nazionali potrebbe far divenire tale verifica un vero e proprio esame.
Per tali motivi fa presente che nella prossima seduta presenterà alla Commissione un testo, sul quale poi ogni gruppo prenderà posizione, assumendosi conseguentemente le proprie responsabilità.

Giuseppe PALUMBO (FI) a chiarimento della sua posizione, fa presente che i contratti di ricerca e di avviamento all'insegnamento non debbono costituire una nuova forma di precariato a lungo termine, ma debbono invece prevedere la possibilità di uno sbocco alternativo per coloro che non potranno poi accedere alla docenza. Per quanto riguarda la terza fascia, ricorda che il suo gruppo aveva sostenuto la necessità di una verifica almeno attraverso la dimostrazione di una continuità scientifica e didattica quanto meno biennale. Sulla questione dell'incremento dei carichi didattici, fa presente che l'incremento stipendiale proposto non appare adeguato all'incremento di impegno richiesto.

Giovanni CASTELLANI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.