CCNL Università 2006/2009: perché non si chiude ancora
Comunicato delle Segreterie nazionali FLC Cgil, Cisl Università, UilPA UR del 20 maggio 2008.
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Mentre è avviato il confronto all'Aran sul Testo Unico, la CRUI in questi giorni dovrà esprimersi in merito alle proposte avanzate dalle Organizzazioni sindacali al tavolo di trattativa e che, se accolte, consentiranno una rapida chiusura del contratto 2006-2009.
Per dare la più ampia informazione a tutti i lavoratori e le lavoratrici dell'Università, le segreterie nazionali hanno predisposto un volantino nel quale si riassume lo stato della trattativa, le proposte del Sindacato e quelle della CRUI.
In assenza di risposte positive che dovranno giungere in questi giorni, le segreterie nazionali FLC Cgil, Cisl Università e Uil Pa-Ur proclameranno immediate iniziative di mobilitazione cosi come è prevista una tornata di assemblee in tutti gli Atenei.
Roma, 22 maggio 2008
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FLC CGIL - CISL UNIVERSITA’ - UIL PA- UR
Contratto università
Perché non si chiude ancora
La trattativa per il rinnovo del contratto università si è presentata fin dall’inizio come molto difficile.
L’atto d’indirizzo è stato emanato con forte ritardo e contiene proposte riduttive e, spesso, inaccettabili.
CGIL, CISL e UIL vogliono alcune norme che migliorino il contratto in vigore e rivendicano risorse aggiuntive per implementare ulteriormente retribuzioni e fondi.
Questa proposta è l’unica praticabile.
I sindacati che propongono di chiudere la sola parte economica agitano una soluzione che peggiora le cose: infatti, per farlo sarebbe necessario – oltre che il consenso del Comitato di settore e del Governo - un nuovo atto d’indirizzo, quindi si allungherebbero ulteriormente i tempi senza alcuna certezza. Inoltre l'incremento salariale sarebbe il più basso di tutto il Pubblico Impiego.
La CRUI ha proposto di: irrigidire i passaggi orizzontali con un complicato sistema di valutazione delle professionalità; impedire i passaggi verticali in assenza del titolo di studio richiesto dall’esterno; non modificare gli artt. 28, 29 e 30 (Aziende Ospedaliere Universitarie) anche se la sperimentazione di questi anni ha evidenziato alcuni punti deboli; usare lo 0,5% destinato al salario accessorio per le indennità di produttività;continuare ad utilizzare il lavoro precario; inquadrare tutti i CEL e i Lettori di madrelingua nelle categorie del personale TA senza riconoscerne il ruolo fin qui svolto nell’insegnamento delle lingue straniere; peggiorare i contratti già esistenti nello scrivere il testo unico delle norme contrattuali.
CGIL, CISL e UIL propongono di:
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attivare i passaggi orizzontali ogni anno, con un requisito di anzianità di 2 anni fissando una data certa da cui è calcolato il passaggio;
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attivare i passaggi verticali ogni anno, con una data certa in cui espletare la procedura valorizzando il riconoscimento dell’esperienza acquisita;
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migliorare gli articoli che riguardano i lavoratori e le lavoratrici delle aziende ospedaliere universitarie;
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usare lo 0,5% - destinato al salario accessorio - per aumentare le indennità fisse e ricorrenti (indennità d’ateneo e indennità mensile);
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acquisire risorse aggiuntive, come già avvenuto per altri contratti;
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garantire che l’indennità mensile (art. 41) sia data a tutti ed in tutte le Università;
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frenare il ricorso al precariato e garantire a questi lavoratori i diritti;
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assicurare ai Lettori e CEL il riconoscimento del loro ruolo e della specifica funzione;
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scrivere il testo unico dei CCNL migliorando le norme che hanno creato, in questi anni, problemi nell’applicazione del CCNL in molti Atenei.
L’ARAN e la CRUI hanno chiesto tempo per dare una risposta che possa far chiudere rapidamente il contratto. Ma non si può attendere troppo!!!
A fronte di una risposta negativa alle nostre richieste, proclameremo immediate iniziative di mobilitazione.
Per sostenere le richieste di CGIL, CISL e UIL, le segreterie nazionali promuoveranno una tornata di assemblee in tutti gli Atenei per illustrare la situazione della trattativa e le proposte del Sindacato.
Le segreterie nazionali
FLC Cgil, CISL Università, UIL Pa-Ur
Roma, 20 maggio 2008