Comunicato stampa CRUI: Università, una situazione finanziaria insostenibile
La CRUI ribadisce la ferma volontà di contribuire alla crescita qualitativa del sistema universitario italiano con azioni concrete già estesamente intraprese dagli Atenei
La CRUI ribadisce la ferma volontà di contribuire alla crescita qualitativa del sistema universitario italiano con azioni concrete già estesamente intraprese dagli Atenei: dall'attuazione della riforma nell'ambito del "processo di Bologna", con particolare attenzione al rapporto tra formazione universitaria e la sua spendibilità nel mondo del lavoro, alla valutazione interna ed esterna dei corsi di studio, della ricerca, della gestione amministrativa. La CRUI esprime al Governo e al Paese la vivissima preoccupazione per il fatto che, proprio nel momento in cui le Università stanno lavorando al massimo delle loro potenzialità per assicurare competitività al sistema universitario italiano in Europa, alla vigilia del semestre di presidenza italiana, si trovano a vivere una situazione finanziaria letteralmente insostenibile.
1. A seguito della motivata protesta dei Rettori di fronte al Paese nello scorso dicembre, fu ripristinato il fondo di finanziamento ordinario sostanzialmente ai livelli dell'anno precedente, ma gli impegni presi dal Governo per la soluzione del gravissimo problema finanziario del sistema universitario non sono stati ancora onorati. Da molti mesi è avviata la trattativa con il Ministero dell'Economia e delle Finanze per l'assunzione da parte dello Stato dell'onere degli incrementi stipendiali del personale, derivanti da decisioni non assunte dagli Atenei; alla proposta della CRUI che ha offerto al Ministero dell'Economia e delle Finanze la garanzia della più ampia possibilità di controllo del rispetto dei limiti di spesa di ogni Università, non c'è stata ad oggi risposta alcuna. Peraltro, dal 1994 ad oggi il personale universitario è aumentato soltanto del 2%, mentre, nello stesso periodo, il numero dei laureati per anno è aumentato del 65%.
2. Vi sono esempi di Università in grave deficit a causa di questi oneri; altre Università risultano ancora sottofinanziate rispetto alla media nazionale di finanziamento, già fra le più basse in Europa: pertanto, attuare il "riequilibrio", peraltro necessario e previsto dalla legge, senza risorse aggiuntive, implica togliere ulteriori cospicue quote di Fondo di Finanziamento Ordinario ad un numero significativo di Atenei, rendendoli di fatto ingestibili.
3. Al di là di questi gravi problemi, ormai non più rimandabili, è assolutamente necessario varare con la prossima Legge Finanziaria un piano pluriennale di investimenti nell'Università italiana, che è oggi motivatamente considerata la più a rischio in Europa come sistema pubblico, visto il sempre più basso livello di risorse investite dallo Stato ormai da anni.
La CRUI chiede quindi al Governo e al Parlamento:
A) Interventi immediati consistenti in:
- immediata erogazione al sistema universitario di 50 milioni di euro sul Fondo di Finanziamento Ordinario anche al fine rendere per tutti gli Atenei sostenibile la manovra di "riequilibrio" dell'anno 2003;
- immediata assunzione da parte dello Stato degli oneri derivanti dagli incrementi stipendiali del personale universitario, con recupero del pregresso;
B) La predisposizione di un piano di investimenti nelle Università pubbliche, statali e non statali, da prevedere già in sede di approvazione del DPEF e la cui attuazione inizi con la prossima Legge Finanziaria e che preveda un significativo stanziamento aggiuntivo ogni anno per i prossimi 3 anni.
La CRUI e tutte le Comunità accademiche da essa rappresentate segnalano al Governo, al Parlamento e al Paese e, in particolare, alle famiglie e agli studenti che intendono usufruire dell'Università come servizio pubblico nella società europea della conoscenza e della ricerca, l'oggettiva impossibilità di erogare questo servizio qualora queste motivate e indifferibili necessità non fossero soddisfatte.
La CRUI rimane in attesa di sollecite e definitive risposte del Governo e si riconvoca in assemblea straordinaria entro la metà di luglio per decidere sulle azioni da intraprendere.
Roma, 19 giugno 2003
UFFICIO STAMPA CRUI