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Comunicato stampa del coordinamento nazionale lettori di madrelingua cgil università e ricerca (snur)

In occasione dell'incontro dei Partiti Socialisti Europei a Milano, il Coordinamento Nazionale dei Lettori universitari di madrelingua della CGIL Università e Ricerca (SNUR) esprime la sua ferma condanna della perdurante discriminazione contro gli insegnanti di madrelingua che lavorano presso le università italiane

02/03/1999
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Contro la discriminazione, per la libera circolazione dei lavoratori nell'Unione Europea"

In occasione dell'incontro dei Partiti Socialisti Europei a Milano sotto lo slogan "una Europa che mette i suoi cittadini al primo posto", il Coordinamento Nazionale dei Lettori universitari di madrelingua della CGIL Università e Ricerca (SNUR) esprime la sua ferma condanna della perdurante discriminazione contro gli insegnanti di madrelingua che lavorano presso le università italiane, una discriminazione in palese violazione del diritto comunitario come espresso dalle due sentenze già emesse dalla Corte di Giustizia Europea nel 1989 e 1993.

Nonostante le due sentenze della Corte di Giustizia e altre due risoluzioni del Parlamento Europeo, i lettori si trovano tutt'ora immersi in una battaglia legale che riguarda vertenze legali di oltre mille lavoratori nei tribunali italiani. Il fatto che i lettori devono sistematicamente ricorrere ai tribunali per la difesa dei loro diritti direttamente attribuiti dal Trattato costituisce in sè una violazione del diritto comunitario.

Il SNUR-CGIL richiede la piena applicazione delle sentenze della Corte di Giustizia ai Lettori con:

il riconoscimento della figura di insegnante con la propria professionalità acquisita negli anni di servizio ed il diritto al mantenimento delle mansioni svolte;

una equa retribuzione con un parametro stipendiale adeguato alla qualità e alla quantità del lavoro svolto;

il pieno riconoscimento degli anni di servizio passati e la salvaguardia dei diritti acquisiti.

Da parte del Governo Italiano alla Commisione Europea sono state fornite notizie incomplete e non rispondenti al vero. Il SNUR-CGIL intende fare ricorso al mediatore europeo per assicurare che la procedura di infrazione ex art. 169 del Trattato CE contro l'Italia non possa risultare inquinata ovvero modificata a causa di tali risposte parziali e fuorvianti.

Pertanto è parere del SNUR-CGIL che la Commissione Europea debba rafforzare ed estendere la sua procedura legale contro il governo italiano per infrazione dell'articolo 169 del Trattato CE a causa delle piu' che decennali discriminazioni contro i lettori di madrelingua che insegnano nelle università italiane.

L'Esecutivo del Coordinamento Nazionale Lettori SNUR-CGIL