CRUI: Mozione sul ddl sullo stato giuridico dei ricercatori
Mozione della Conferenza dei Rettori sull'istituzione della terza fascia del ruolo dei professori universitari
Mozione della Conferenza dei Rettori sull'istituzione della terza fascia del ruolo dei professori universitari
Testo unificato dei disegni di legge AS3399-3477-35 4-3644-3672 su istituzione della terza fascia del ruolo dei professori universitari all'esame della VII commissione del senato.
L'Assemblea della Conferenza dei rettori ha esaminato il 21 gennaio 1999 il disegno di legge sull'istituzione della terza fascia del ruolo dei professori universitari e ha espresso la seguente posizione:
1) La conferenza dei Rettori è assolutamente contraria alla creazione di una ulteriore fascia dei professori universitari con ingresso ope legis.
Ritiene invece necessario un riordino complessivo dello stato giuridico di tutta la docenza universitaria nel quale trovi opportunamente posto anche la definizione dello stato giuridico dei ricercatori universitari, soprattutto in relazione alla funzione docente. In questa fase di attuazione dell'autonomia didattica (mediante i prossimi decreti di area) e di estensione degli impegni formativi delle Università, il riordino complessivo dello stato giuridico dovrebbe essere rivolto a fornire strumenti per rispondere meglio ai compiti e alle sfide innovative che il sistema universitario italiano dovrà affrontare.
2) È necessario cassare, o modificare sostanzialmente quei commi (n. 5-6-7 dell'art. 1; n 1 dell'art. 3) che intervengono fino addirittura a ledere i principi della costituzione, sull'autonomia statutaria e organizzativa degli atenei senza peraltro fornire soluzioni adeguate ai problemi registratisi recentemente. Sarebbe invece auspicabile che una legge stabilisse definitivamente che la composizione degli organi collegiali degli atenei e la disciplina degli elettorati attivi e passivi per le cariche accademiche sono materie di competenza degli statuti autonomi delle università.
3) Non è convincente l'art. 2, che prevede una non ben definita priorità all'istituzione di assegni di ricerca nell'utilizzazione di risorse per il personale, nonchè al reclutamento di profesori ordinari e associati piuttosto che di professori ricercatori. Si tratta, anche in questo caso, di un intervento che limita l'autonomia delle Università senza indicare nessuna norma cogente. Peraltro la Conferenza condivide pienamente gli obiettivi di ringiovanire la docenza universitaria e di promuovere una più ampia mobilità verticale nei ruoli docenti per via concorsuale, premiando la qualità e l'impegno nell'attività di ricerca e didattica.
Per ottenere questi obiettivi è però necessario aumentare le risorse disponibili agli atenei, in particolare il Fondo di Finanziamento ordinario.
La Conferenza dei rettori chiede pertanto di poter essre sentita dalla VII commissione del Senato.