Documento unitario sul disegno di legge di revisione dello stato giuridico della docenza universitaria.
Le sottoscritte organizzazioni della docenza universitaria, riunitesi a Roma il 15 settembre 1999, considerano positivo che il Governo abbia finalmente deciso di presentare un organico disegno di legge per la revisione complessiva dellíorganizzazione della docenza universitaria
ANDU, ANRU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PA
Le sottoscritte organizzazioni della docenza universitaria, riunitesi a Roma il 15 settembre 1999, considerano positivo che il Governo abbia finalmente deciso di presentare un organico disegno di legge per la revisione complessiva dellíorganizzazione della docenza universitaria.
Le stesse organizzazioni, sia individualmente, sia in documenti unitari, hanno da tempo presentato articolate proposte di merito e sollecitato il Governo, , perchÈ assumesse una simile iniziativa. Eí nostra convinzione, infatti, che la revisione della docenza universitaria sia necessariamente propedeutica rispetto alla concreta attuazione dellíautonomia didattica e che líemanazione di provvedimenti settoriali e scollegati rischi di far smarrire del tutto le linee portanti di un disegno complessivo di riforma dellíUniversitý.
Concreti esempi di questa negativa eventualitý sono costituiti da recentissime iniziative legislative in cui, a distanza di circa ventíanni dalla sua approvazione, si Ë riaperto il capitolo del DPR 382/1980 a beneficio non di una categoria di personale ma solo di alcuni, pochi, soggetti appartenenti ad un unico ambito accademico, con un intervento che appare ispirato a sollecitudini parentali pi˜ che ad una visione organica delle esigenze dellíUniversitý.
La valutazione positiva che qui si intende esprimere Ë, tuttavia, strettamente subordinata al rispetto di due condizioni essenziali.
Innanzitutto, che il Governo si impegni ben pi˜ di quanto non abbia fatto sinora nella rapida approvazione del disegno di legge istitutivo della terza fascia del ruolo dei professori universitari, nella formulazione giý approvata allíunanimitý dalla Commissione Istruzione del Senato in sede legislativa, inspiegabilmente rallentato in VII Commissione Camera.
In secondo luogo, che il Governo attivi al pi˜ presto una sede di reale e costruttivo confronto con líUniversitý, con le organizzazioni rappresentative della docenza e con le forze sociali sui contenuti del provvedimento di legge in questione. Il ricorso allo strumento del collegato ordinamentale alla Finanziaria come sede di presentazione del provvedimento, anche se potrebbe forse garantire tempi solleciti e certi di approvazione, rischia infatti di rendere negativi i contenuti del provvedimento ed assai poco trasparenti le modalitý della sua formazione e líiter della sua discussione parlamentare, come negative esperienze del recente passato insegnano.
Le sottoscritte organizzazioni ribadiscono la propria unanime convinzione che la nuova organizzazione della docenza universitaria debba essere basata su alcuni principi fondamentali:
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unicitý del ruolo, delle funzioni, dei doveri e dei diritti;
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adozione generalizzata di un regime di rapporto di lavoro esclusivo con líUniversitý, con contestuale superamento degli attuali meccanismi di tempo pieno e tempo definito basati esclusivamente sullíelencazione di incompatibilitý;
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molteplicitý dei livelli stipendiali, differenziati in funzione della crescente qualificazione scientifica e professionale dei singoli;
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introduzione di meccanismi di valutazione e di verifica dellíattivitý didattica, di ricerca, di servizio e di governo degli Atenei, cui ciascun docente Ë tenuto a sottoporsi periodicamente, indipendentemente dal livello retributivo raggiunto. Tali meccanismi andranno anche finalizzati allíavanzamento in carriera;
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conseguente separazione tra meccanismi di reclutamento e meccanismi di progressione stipendiale;
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profonda riqualificazione del trattamento economico, alla luce dei punti precedenti;
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revisione dei meccanismi di finanziamento ordinario degli Atenei, in relazione alla costituzione ed allíaggiornamento del fondo per le retribuzioni del personale;
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introduzione di strumenti organizzativi e giuridici che consentano lo svolgimento di attivitý professionali intrameniali, al di fuori del tempo dedicato alle attivitý istituzionali, in un rapporto convenzionale trasparente e regolamentato tra docenti, Ateneo e committenza esterna.
Su questi temi le sottoscritte organizzazioni chiedono al Governo líinizio di un immediato confronto di merito. Dipendentemente dai tempi e dagli esiti di questi colloqui, le sottoscritte Organizzazioni si riservano líadozione di adeguate ed incisive iniziative di mobilitazione e di lotta.
Per il giorno 6 ottobre, si indicono in tutti gli Atenei assemblee unitarie di discussione sulle proposte di riorganizzazione della docenza e sullo stato dellíiter parlamentare di approvazione del disegno di legge che istituisce la terza fascia del ruolo dei professori universitari.
ANDU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SAUR, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PA