Il Sole 24 ore: Definito uno nuovo ordinamento del personale diviso in 4 categorie. Università, intesa sul contratto. In arrivo 79mila lire d'aumento (25/5/00)
Siglata la pre-intesa del nuovo contratto nazionale dei 60mila addetti del comparto Università, scaduto da due anni, a fine Œ97.
Siglata la pre-intesa del nuovo contratto nazionale dei 60mila addetti del comparto Università, scaduto da due anni, a fine Œ97.
L'accordo, ora all'esame della commissione intercompartimentale che dovrà dare il sì definitivo, è stato siglato ieri dall'Aran (l'Agenzia di rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e dalle organizzazioni sindacali di categoria.
La pre-intesa include le forme di flessibilità contrattata nella pubblica amministrazione, prima fra tutte l'interinale, appena introdotto con l'accordo interconfederale varato lunedì scorso che apre la strada al lavoro in affitto anche in questo settore. Come prevede l'intesa generale, anche nell'Università i lavoratori in affitto potranno essere utilizzati nei limiti del 7 per cento degli addetti in organico, ma alle restrizioni di legge sulle figure professionali off limits la pre-intesa non ha aggiunto altri vincoli. L'Università potrà invece, grazie a questo contratto, utilizzare anche il part time, un contratto flessibile che va lentamente facendosi strada anche nel settore pubblico.
Quanto alla parte economica sono previsti incrementi salariali con decorrenza novembre Œ98 e luglio Œ99, pari rispettivamente a 43mila e 36mila lire mensili. L'indennità di Ateneo è stata fissata in misura uguale per tutti gli ex livelli ed è stata parzialmente rivalutata. I singoli Atenei potranno destinare, con contratti integrativi, risorse a carico dei rispettivi bilanci entro il limite massimo del 2% del monte salari.
L'accordo - secondo il presidente dell'Aran, Carlo dell'Aringa - "presenta aspetti particolarmente innovativi, caratterizzato com'è da importanti istituti, tra i quali un nuovo ordinamento del personale che prevede quattro categorie, in ciascuna delle quali sono comprese altrettante aree". Non solo. "L'accordo prevede anche un nuovo ordinamento la cui attuazione è favorita da una serie di norme - dice il presidente dell'Aran - anche di carattere finanziario, che consentono una sistemazione del personale in relazione alle diverse professionalità; una disciplina che, a regime, consente realmente una progressione".
"Progressione esclusivamente economica - aggiunge Dell'Aringa - visto che nel contratto dell'Università i passaggi dai profili alle aree sono effettivi, a parità di mansioni, con l'effetto di creare le premesse per una mobilità all'interno dell'amministrazione stessa".
Rita Fatiguso