Incontro unitario con rappresentanti della VII Commissione della Camera
Il giorno 2 giugno 1999 si è tenuta una serie di incontri tra una delegazione in rappresentanza di ANDU, ANRU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SAUR, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PA e membri della VII Commissione della Camera
ANDU, ANRU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SAUR, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PA
Il giorno 2 giugno 1999 si è tenuta una serie di incontri tra una delegazione in rappresentanza di ANDU, ANRU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SAUR, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PA e membri della VII Commissione della Camera, aventi per oggetto l'iter per l'approvazione definitiva del ddl che istituisce la terza fascia del ruolo dei professori universitari, definendo al contempo elettorati attivi e passivi per associati e ricercatori e diritti di partecipazione dei ricercatori agli organi di coordinamento della didattica e della ricerca.
A tutti i membri della Camera, i rappresentanti della docenza hanno espresso perplessità e preoccupazione per le possibili interferenze tra il ddl sulla terza fascia e quello di iniziativa governativa che comprende numerosi interventi sull'Università. In particolare, quanto previsto dall'articolo 6 del secondo ddl potrebbe azzerare le faticose acquisizioni del lavoro della VII Commissione del Senato in merito ad elettorati e diritti di partecipazione. Nel ddl governativo, infatti, si rinvia tutta la materia agli Statuti dei singoli Atenei, in linea con le posizioni più oltranziste espresse dalla Commissioni Affari costituzionali del Senato.
Prima di passare ad un analitico resoconto dei singoli incontri, è forse opportuno trasmettere l'impressione generale che si è tratta dai colloqui. In sostanza le posizioni espresse dai Deputati sembrano oscillare tra due opposti estremi. Da un lato, si manifesta l'esplicito convincimento che sia necessario ridurre al minimo gli interventi di modifica del testo varato dal Senato, che risulta ampiamente condiviso. Dall'altro lato, emerge in modo preoccupante una modesta informazione sul merito delle questioni e sulle difficoltà incontrate nell'iter di approvazione del Senato che si coniuga all'intenzione (più o meno meditata) di ripartire ex-novo nella discussione delle soluzioni tecnico-giuridiche da adottare.
Nel primo incontro con l'on. Grimaldi, capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera, si è raccolto l'incondizionato appoggio del gruppo, con l'impegno ad accelerare al massimo i tempi di discussione e di approvazione, in particolare per quel che riguarda la concessione della deliberante alla VII Commissione.
Successivamente, si è passati all'on. Palumbo di Forza Italia, membro della VII Commissione, che si iscrive alla seconda scuola di pensiero. Infatti, l'on. Palumbo, professore ordinario presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Catania, ha manifestato l'opinione che sia opportuno introdurre per legge l'obbligo del superamento di una prova didattica, prima di ammettere gli attuali ricercatori nella terza fascia del ruolo dei professori universitari. A poco sembrano valse le argomentazioni addotte dai rappresentanti dei docenti sulla invarianza tra i compiti dei neo-professori di terza fascia e quelli da sempre esplicati dai ricercatori.
L'on. Bianchi Clerici (Lega Nord), VII Commissione, si e presentata all'incontro con la collega di partito, on. Santandrea, componente della stessa Commissione. Dopo aver ascoltato le considerazioni dei rappresentanti della docenza, ha ammesso che, all'interno della VII Commissione, i problemi dell'Università sono seguiti per la Lega Nord dall'on. Rodeghiero. L'on. Bianchi Clerici ha assunto l'impegno di riportare all'on. Rodeghiero i punti di vista espressi dai rappresentanti della docenza ed ha accettato con gratitudine l'offerta di invio di documentazione.
L'on. Bracco (Democratici di Sinistra) ha informato la delegazione di essere stato designato relatore del ddl davanti alla VII Commissione.
Circa i tempi della discussione, l'on. Bracco ha delineato il seguente calendario: alla ripresa dei lavori parlamentari dopo le elezioni europee (circa 15 giugno) relazione generale in VII Commissione; circa 22 giugno, inizio della discussione; circa 6 luglio conclusione della discussione e presentazione degli emendamenti; circa 15 luglio conclusione con l'approvazione del ddl. Il relatore, nel dichiararsi favorevole alla più celere approvazione del ddl varato dal Senato nella sua attuale configurazione, ha condiviso il punto di vista espresso dalla delegazione della docenza sulle possibili interferenze con il disegno di legge governativo e ritiene, in accordo col Presidente della VII Commissione, di proporre lo stralcio delle parti dell'art. 6 del ddl "Omnibus" che confliggono con i contenuti del ddl sulla terza fascia. L'on. Bracco ritiene inevitabile che qualche modesta modifica al ddl sia introdotta dalla Camera, il che comporterà il rinvio in terza lettura al Senato. A suo giudizio, il calendario proposto dovrebbe consentire la definitiva approvazione della legge prima dell'interruzione estiva dei lavori del Parlamento. L'on. Bracco ha manifestato l'intenzione di promuovere a nome della maggioranza la concessione della deliberante alla VII Commissione.
Ovviamente, l'accoglimento di questa richiesta passa attraverso la compattezza della maggioranza stessa e la disponibilità dell'opposizione.
L'on. Volpini (Popolari), pur dichiarandosi d'accordo sull'impianto del disegno di legge approvato al Senato, ha detto di ritenere che quanto ivi previsto per i professori ricercatori deve costituire una norma transitoria per quelli attualmente in servizio. L'on. Volpini si è detto particolarmente preoccupato per il fatto che l'estensione dell'elettorato attivo ai professori ricercatori possa in molti casi fortemente condizionare l'elezione di rettori e presidi. Per evitare ciò pensa di proporre una modifica che dia pari peso alle tre fasce al di là della loro reale consistenza. La delegazione ha fatto presente che analoga soluzione era contenuta nel testo unificato approvato dal Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato e che tale previsione era stata poi eliminata. L'on. Volpini ha dichiarato che comunque la riproporrà nella sua Commissione.
L'on. Lenti di Rifondazione comunista ha espresso posizioni di totale appoggio al ddl così come approvato al Senato ed ha espresso il proprio personale impegno e quello del suo Gruppo per una sua sollecita approvazione.
Martedì 15 giugno 1999 si terranno le audizioni presso la Commissione Cultura della Camera.