La FLC Cgil al Ministro Gelmini: sono necessarie misure urgenti per il personale docente e ricercatore dell'Università
Invita il 23 luglio 2009 una lettera al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Con la lettera pubblicata di seguito a firma del segretario generale Domenico Pantaleo, la FLC Cgil sollecita il Ministro Gelmini ad adottare misure urgenti per il personale docente e ricercatore dell'Università. Sblocco dei concorsi, misure per la mobilità e gli idonei, rientro dei cervelli, lettori e cel sono temi che chiedono risposte.
Roma, 24 luglio 2009
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Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Avv. Mariastella Gelmini
Signor Ministro,
il blocco di ogni provvedimento in materia di reclutamento universitario, vuoi per il ritardo di adempimenti previsti da norme vigenti, vuoi per assenza di interventi tout-court, sta producendo una condizione di grave penalizzazione nei confronti di molte categorie di personale docente e ricercatore, soprattutto quello precario, che rischia in taluni casi di perdere ogni opportunità di inserimento in ruolo, vanificando così anni di studio e di lavoro all'interno degli Atenei. Mi permetto di ricordarLe alcune questioni che richiedono una risposta urgente ed indifferibile:
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Ad oggi, nonostante il periodo di 30 giorni previsto dalla L.1/2009, da Lei voluta, non è ancora disponibile il decreto relativo alle modalità di svolgimento delle elezioni delle Commissioni. Ciò sta causando la paralisi di migliaia di procedure selettive, in alcuni casi bandite e finanziate da lungo tempo, relative sia all'accesso in ruolo sia alle progressioni di carriera. Fermo restando il giudizio critico da noi espresso a suo tempo sul merito della L.1/2009, riteniamo inaccettabile che non si dia luogo alla possibilità di utilizzare i pur ridotti ambiti consentiti per il reclutamento e l'avanzamento, vanificando in questo modo il difficile lavoro teso a rispondere alle attese di docenti, ricercatori e precari. Soprattutto per questi ultimi, il blocco sostanziale del reclutamento, ordinario e straordinario, sta creando una situazione non più sostenibile.
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I tagli apportati alle risorse volte a sostenere la mobilità dei docenti tra le sedi, nonché l'inserimento dei docenti idonei non strutturati, vincitori di concorso, previsti dal decreto sul FFO 2009, hanno per effetto di creare un'ulteriore area di disagio e di inagibilità, disincentivando le Università attraverso la leva finanziaria. Si aggiunga che siamo in qualche caso alla vigilia della scadenza delle idoneità conseguite, con ciò producendo un danno non sanabile.
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I contratti avviati negli ultimi anni sulla scorta della norma per il "rientro dei cervelli" sono ormai in scadenza, e non ci risulta che si sia provveduto in alcun modo. Se ciò avviene, pare difficile riproporre credibilmente misure di attrazione del personale di ricerca, avendo nei fatti dimostrato urbi et orbi che alle dichiarazioni di principio non corrisponde alcuna sostanza nei provvedimenti. Già la CRUI, in una propria mozione del 20 giugno 2002, invitava il Ministro Moratti ad individuare misure organiche e certe.
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L'incredibile vicenda dei "lettori di scambio", abrogati dalla L. 133/2008, visibilmente per una distrazione legislativa, anziché essere sanata da un provvedimento correttivo che ne rifondi la legittimità, viene affrontata attraverso una discutibilissima circolare Miur che invita le Amministrazioni ad utilizzare forme contrattuali in analogia con i Collaboratori ed esperti linguistici a tempo determinato, con ciò generando il rischio di un autentico pasticcio e improprie invasioni di campo contrattuali. Si coglie inoltre l'occasione per ricordare che i Collaboratori ed esperti linguistici sono da lunghissimo tempo in attesa di un provvedimento legislativo che ne definisca lo stato giuridico di insegnanti di madre-lingua, in coerenza con le funzioni svolte negli Atenei; e che tale carenza ha dato luogo ad un contenzioso senza fine con costi elevati per gli Atenei.
Signor Ministro,
Le chiedo di attivarsi subito per fornire risposte utili a tutte le aree di sofferenza brevemente richiamate. L'Università è già sottoposta a tagli che ne mettono a repentaglio l'esistenza; a partire da quest'anno, e tanto più nel 2010, molti Atenei non sono più in grado di mantenere le attività di didattica e di ricerca, e assistiamo al moltiplicarsi di iniziative di riduzione dei costi, e di ricerca di finanziamento ad ogni costo, che certo non sono destinate ad accrescere il livello qualitativo dell'offerta formativa.
Siamo profondamente convinti della necessità di intervenire su molte criticità dell'assetto degli Atenei, interessati e disponibili ad un confronto sulle misure necessarie. Occorre tuttavia essere consapevoli della gravità della situazione finanziaria attuale; è a nostro avviso prioritario ripristinare una condizione di agibilità del finanziamento, senza il quale gli interventi di riforma sono destinati a cadere nel nulla, o addirittura a peggiorare la condizione di funzionamento delle Università.
È inoltre necessario che alle difficoltà attuali non si sommino ritardi e vuoti normativi tali da rendere impossibile l'ordinaria amministrazione.
Nel porgerLe i migliori saluti, sono a disposizione per ogni chiarimento o approfondimento che si rendessero necessari.
Roma, 23 luglio 2009
Il Segretario Generale FLC Cgil
Domenico Pantaleo