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La FLC Cgil ricorda Giorgio Nonveiller scomparso mercoledì scorso

Oggi, 12 dicembre 2009, si celebra il suo funerale presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia.

12/12/2009
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La FLC Cgil saluta commossa il compagno Giorgio Nonveiller, scomparso a Venezia dopo aver combattuto fino all'ultimo con il male irrimediabile che lo ha stroncato e lo ricorda a quanti hanno conosciuto ed apprezzato le sue grandi qualità intellettuali ed umane.

Giorgio Nonveiller era nato a Milano 67 anni fa, figlio di Roberto, figura di straordinaria importanza nella cultura artistica veneziana ma anche internazionale tra gli anni 40 e 50.
Una vita, la sua, spesa con passione inesausta in grandi e spesso faticose battaglie culturali, non ultima quella combattuta con il nostro sindacato per una radicale riforma degli studi artistici universitari.
Una vita ispirata ai valori di libertà e democrazia, inscindibili in lui dal pensiero dell'arte e dalla necessità dell'etica che deve ispirare l'azione di un intellettuale, attraverso l'assunzione di precise responsabilità.
Valori democratici la cui messa in discussione egli aveva conosciuto da piccolo, nell'Argentina populista di Peron dove aveva vissuto negli anni della prima formazione

Molto tempo e costanti elaborazioni egli aveva dedicato dal 1984 – anno del suo ingresso in ruolo sulla cattedra di Pedagogia e didattica dell'arte all'Accademia di Belle Arti di Venezia - in poi per sviluppare il disegno di una nuova Accademia, più conforme ai tempi e alle rinnovate esigenze culturali, dando vita al Dipartimento di Pedagogia e Didattica dell'arte, un progetto formativo e un indirizzo di ricerca che riteneva fondamentali per un confronto di qualità intorno ai temi dell'insegnamento dell'arte entro il quadro più complesso dei saperi e che senza di lui non sarebbe esistito.

Con grande coraggio fino all'ultimo si è dedicato ad esso non mancando di svolgere il suo magistero anche nei momenti più drammatici del male che lo aveva preso.

Per la FLC e per i compagni che insieme a lui hanno sostenuto le lunghe traversie di una riforma stentata e ancora incompiuta, è una grande perdita. A tutti noi compete proseguire con il suo spirito e la sua passione.

Roma, 12 dicembre 2009