La riforma degli studi nelle Facoltà di Giurisprudenza
Telegramma al Ministro Moratti
All’on.le Letizia Moratti
Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
e p. c. all’on.le Siliquini
sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
al prof. Tosi
Presidente Conferenza dei Rettori italiani
Al prof. Labruna
Presidente Consiglio Universitario nazionale
al prof. Angelici
Presidente della Conferenza dei Presidi di Giurisprudenza
Facoltà di Giurisprudenza
Università La Sapienza
ROMA
Onorevole Ministro,
La Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL esprime la propria più viva preoccupazione per le notizie di stampa sulla riforma degli studi nelle Facoltà di Giurisprudenza. Se le stesse sono fondate, infatti, più dei tre quarti dei crediti totali sarebbero vincolati dal provvedimento ministeriale, così negando nei fatti ogni autonomia alle Facoltà. Inoltre, il progetto sarebbe stato formulato da una Commissione in cui uno solo dei componenti può dirsi, in qualche modo, rappresentativo del mondo universitario e tutti gli altri sono rappresentativi di una sola delle figure professionali formate nelle Facoltà di giurisprudenza (gli avvocati). E, comunque, valutiamo come estremamente grave che codesto Ministero non abbia sentito il bisogno di ascoltare le Facoltà interessate.
L’esito, stando sempre alle notizie di stampa, è quello di un progetto affetto da centralismo e vincolismo, che mortifica insieme l’autonomia delle Facoltà e la professionalità dei docenti, rispondendo ad una concezione vecchia e stantìa degli studi giuridici.
Fidiamo che Ella, sig. Ministro, voglia smentire le notizie di stampa indicate.
Roma, 13 luglio 2004