La trasparenza del MIUR sull’Università
Osservazioni sul decreto per la ripartizione FFO e l’assenza di programmazione
Con l’abituale cronico ritardo il MIUR l’8 agosto 2013 ha emanato il Decreto n. 700 relativo ai criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per l’anno 2013.
In applicazione delle norme sulla trasparenza e integrità tale decreto, registrato alla Corte dei Conti in data 24 settembre 2013, è pubblicato sul sito il successivo 10 ottobre. Esso contiene, in 12 articoli, la ripartizione delle risorse complessive disponibili (€ 6.694.686.504) in base agli interventi programmati. Non contiene, tuttavia, la Tabella relativa all’assegnazione a ciascuna Università delle risorse di competenza di ciascun intervento.
Tale Tabella viene pubblicata nei primi giorni di novembre, ma, novità assoluta, per la prima volta, è parziale e incompleta, in quanto assegna:
- tutte le risorse (€ 5.410.684.273) previste nell’art. 1 (quota base FFO);
- una parte (€ 49.515.135) delle risorse stanziate nell’art. 2 (accordi di programma);
- una parte (€ 1.001.322) delle risorse stanziate nell’art. 4 (chiamate dirette nei ruoli dei professori di studiosi ed esperti stranieri), peraltro non corrispondenti agli importi indicati nel D.M.;
- una parte (€ 5.000.000) delle risorse stanziate nell’art. 5 (programma per giovani ricercatori “Rita Levi Montalcini”);
- una parte (€ 167.578.716) dell’intero stanziamento previsto nell’art. 11 (interventi previsti da disposizioni legislative) destinato alla chiamata di professori di II fascia relativamente al consolidamento degli anni 2011 (€ 76.748.716), 2012 (€ 90.000.000) e 2013 (€ 830.000).
Resta da assegnare il 15,87% (€ 1.060.907.058) delle intere risorse disponibili, gran parte delle quali sono destinate alla premialità (€ 819.000.000) e al riequilibrio finanziario tra atenei (€ 91.000.000). E’ una percentuale notevole del complessivo finanziamento agli atenei e non si conoscono ancora i criteri con i quali queste risorse andranno redistribuite; preoccupa, in tal senso, “la premialità” utilizzata dal Ministero per la distribuzione dei punti organico per il reclutamento.
La sintesi del confronto tra le risorse complessive previste dal Decreto e le risorse esposte in Tabella distribuite agli atenei fa sorgere forti dubbi sul modus operandi del MIUR. E’ mai possibile che quasi a fine esercizio gli atenei non sanno ancora quale sarà il reale stanziamento statale per il 2013? Quali giochi si stanno facendo relativamente ai criteri da adottare e alla loro ponderazione per l’assegnazione delle risorse destinate alla premialità, fortemente sospettata di essere “pilotata”?
Allo stesso modo, fatta eccezione per la cifra di 5 milioni di euro per il “programma giovani ricercatori”, trova conferma l’assenza di un qualsiasi investimento nel reclutamento di ricercatori a tempo determinato a dispetto di quanto il Ministro ha più volte dichiarato.
Questi sono solo alcuni dei tanti interrogativi che possono essere fatti per mancanza di trasparenza da parte del MIUR. E, i sospetti, si rafforzano quando si confrontano tra loro le assegnazioni di ogni esercizio finanziario, al netto di sopraggiunti interventi legislativi (vedi tabella elaborata dalla FLC CGIL in allegato).
In generale, appare evidente come non esista una programmazione di medio periodo nella ripartizione del FFO e che di anno di anno vediamo aprirsi e chiudersi voci di spesa, finanziamenti particolari per accordi o convenzioni, quote premiali senza una visione complessiva. Non solo i ritardi e l’incertezza sulla effettiva distribuzione di FFO agli Atenei, ma anche l’articolazione delle voci di spesa è nei fatti ignota impedendo una seria programmazione degli interventi.
Le ripartizioni FFO dal 2008 al 2013, che riportiamo nella tabella allegata, non mostrano il decrescere delle risorse per gli atenei italiani, ma palesano anche il vuoto programmatorio nel quale si muove il sistema universitario nel nostro paese.