MURST: Nota sull'incentivazione didattica (17 febbraio 1999)
Mettiamo in linea il testo della nota sull'incentivazione didattica trasmesso alla Segreteria Nazionale dal MURSt a seguito della riunione dell'11/2.
Mettiamo in linea il testo della nota sull'incentivazione didattica trasmesso alla Segreteria Nazionale dal MURST a seguito della riunione dell'11/2.
DOCUMENTO SULLO SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE PER L'INCENTIVAZIONE E LA VALUTAZIONE DELL'IMPEGNO DIDATTICO DEI DOCENTI
Nello schema di disegno di legge da presentare in Parlamento per la utilizzazione delle somme accantonate per il MURST nelle tabelle A e B della legge finanziarie 1999, il Ministero intenderebbe inserire alcune disposizioni per introdurre un sistema di incentivazione e di valutazione dell'impegno didattico dei docenti nonchè un sistema di valutazione dell'intero comparto universitario nazionale.
1. Per quanto concerne il sistema di incentivazione della didattica verrebbe costituito presso il MURST un fondo da ripartire, con decreto del Ministro, alle università che erogheranno compensi incentivanti ai professori e ricercatori sulla base dei seguenti criteri di priorità:
a) a docenti che optino per il tempo pieno e per l'attività intramuraria (ove si tratti di personale medico), e che non abbiano altri incarichi di docenza in altre istituzioni universitarie pubbliche e private, i quali partecipino a specifici progetti, selezionati dalle università con appositi bandi, finalizzati:
al miglioramento della didattica, con il supporto delle nuove tecnologie, anche attraverso l'espletamento di attività integrate e di recupero;
alla formazione permanente e ricorrente per gli adulti;
b) a docenti che, nell'ambito della programmazione didattica, si impegnino a migliorare l'offerta formativa attraverso lo svolgimento di due corsi annuali o di moduli semestrali, con pari impegno, destinando nel corso dell'anno un numero considerevole di ore alle attività di tutorato e di assistenza agli studenti;
c) trasparenza nelle procedure di erogazione dei compensi;
d) monitoraggio delle attività didattiche svolte anche da parte di organismi studenteschi.
2. I fondi ministeriali sarebbero integrati dai fondi destinati alle supplenze o agli affidamenti nonchè da eventuali risorse sulla base di accordi degli atenei in sede locale per lo sviluppo dell'occupazione.
3. Il sistema di valutazione nazionale sarebbe articolato attraverso un collegamento fra i nuclei di valutazione interna, i quali verificherebbero il raggiungimento degli obiettivi didattici e scientifici predeterminati dagli atenei, con l'Osservatorio per la valutazione del sistema universitario, che svolgerebbe una funzione di coordinamento.
Con il provvedimento si ridefiniscono la composizione e i compiti dei nuclei di valutazione e dell'Osservatorio nazionale."