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Bonus 200 euro per i lavoratori precari dell’università, scadenza 31 ottobre

Requisiti e modalità per la presentazione delle domande.

13/10/2022
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Il Bonus 200 euro previsto dal Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50, detto anche “Decreto Aiuti”, nella sua applicazione primaria dal mese di giugno prevedeva l’erogazione entro il mese di luglio anche al personale a tempo determinato dell’Università con reddito annuale inferiore a 35.000 euro
Più precisamente, a beneficiarne sarebbero stati i lavoratori e le lavoratrici che, nel primo quadrimestre del 2022, per almeno una mensilità avevano percepito una retribuzione inferiore ai 2.692 euro (parametrata su base mensile per 13 mensilità).

Il bonus era destinato anche a una piccola parte dei precari dell’università, tra i quali i percettori di NASpI e DisColl nel mese di giugno 2022.
Da subito è emersa dunque un’esclusione di una parte importante delle lavoratrici e i lavoratori precari del mondo dell’istruzione nella fruizione della misura di sostegno economico, creando una situazione paradossale, per la quale chi da luglio si trovava senza stipendio né NASpI non poteva neanche ricevere i 200 euro del Bonus. 

Dopo numerose segnalazioni e azioni tese all’allargamento della platea, con successivo intervento è entrato a regime l’allargamento della platea dei beneficiari dell’indennità, ivi inclusi assegnisti e dottorandi che, in quanto iscritti in gestione separata INPS, rientrano nella categoria dei beneficiari dell’indennità una tantum a favore dei Collaboratori coordinati e continuativi.
Tale condizione è valida purché il contratto risulti attivo alla data del 18 maggio 2022, ovvero dall’entrata in vigore del decreto-legge e purché le lavoratrici e i lavoratori siano iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995 con un reddito derivante dai suddetti rapporti di collaborazione non superiore a 35.000 euro. 

Modalità di presentazione delle domande

È possibile richiedere l’indennità attraverso la sezione “Prestazioni e Servizi” dell’INPS.
Una volta avvenuto l’accesso alla piattaforma sarà necessario selezionare, tra quelle dettagliate, la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda.
Per i precari e le precarie dell’università, le caselle da selezionare sono differenti in base al tipo di impiego:

  • Dottorandi e assegnisti di ricerca: selezionare la casella “Indennità una tantum per i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa”;
  • Ricercatori A/B: selezionare la casella “Indennità una tantum per i lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti”.

Le credenziali di accesso ai servizi per la presentazione delle domande delle indennità sopra descritte sono le seguenti: SPID di livello 2 o superiore; Carta d’Identità elettronica 3.0 (CIE); Carta nazionale dei servizi (CNS).

L’indennità una tantum è erogata a domanda dall’INPS tramite la piattaforma online o rivolgendosi al Patronato INCA CGIL. Tale indennità non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR. Il termine di presentazione delle domande è fissato il 31 ottobre 2022.